Qualità dell'acqua potabile
4. Durezza e mineralizzazione dell’acqua potabile nei comuni ticinesi
La mineralizzazione dell’acqua è caratterizzata dal contenuto di sali disciolti. Ogni fonte d’acqua possiede la sua “impronta digitale”, determinata dal substrato geologico dal quale essa proviene.
La durezza totale è il contenuto di calcio e di magnesio sotto forma di carbonati, bicarbonati, solfati, cloruri, nitrati. Tale contenuto è comunemente indicato in gradi di durezza francesi (°fH) o nell’unità di concentrazione delle millimoli per litro (mmol/l). In Svizzera, secondo la Direttiva W12, edizione febbraio 2023 “Linee direttive per una buona prassi procedurale nelle aziende dell’acqua potabile”, l’indicazione dell’intervallo di durezza è:
:
mmol/L | °fr | |
---|---|---|
0 - 1.5 | 0 - 15 | dolce |
1.6 - 2.5 | 16 - 25 | medio dura |
> 2.5 | > 25 | dura |
1 °fr corrisponde a 0.1 mmol/L
La durezza totale si divide in temporanea e permanente. La durezza temporanea è la porzione di durezza che scompare se si fa bollire l’acqua. Corrisponde ai bicarbonati di calcio e magnesio e il suo nome deriva dal fatto che queste due molecole vengono “distrutte” durante l'ebollizione. Infatti con il calore si “trasformano” in carbonato insolubile, cioè il deposito conosciuto con il nome di calcare, visibile su pentole e serpentine scalda acqua presenti nelle lavatrici, scaldabagni e lavastoviglie. La durezza permanente è la porzione di durezza totale che rimane dopo sottrazione della durezza temporanea ed è dovuta ai sali di calcio e magnesio “non carbonati” cioè i cloruri, nitrati e solfati.
La durezza non ha implicazioni sanitarie dirette. Essa può però essere all'origine di problemi di ordine tecnico per le tubature come incrostazioni e corrosione.
La composizione chimica e le caratteristiche fisiche dell’acqua permettono di stabilire se essa è aggressiva oppure incrostante o indifferente nei riguardi dei materiali delle tubazioni e degli impianti dell’acquedotto e dell’utenza. Acque da molto dolci a dolci, presentano un’aggressività più o meno marcata nei confronti dei materiali cementizi e ferrosi. Le acque dure sono per contro tendenzialmente incrostanti.
Mineralizzazione e durezza dell’acqua distribuita non sono sempre costanti ma possono presentare oscillazioni anche significative. In molti Comuni per garantire l’approvvigionamento idrico, le reti sono interconnesse tra loro fornendo acqua a “miscelazione variabile” da fonti con caratteristiche chimiche e fisiche diverse tra loro