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L'insediamento pre- e protostorica di Castelgrande

Il sito di Bellinzona-Castegrande si trova sulla collina di origine glaciale, dove oggi la fortificazione medievale domina il nucleo storico della città.

Interventi di restauro sul complesso (ora Museo di Castelgrande) sono stati alla base dell'indagine archeologica svolta nel 1984 e nel 1985 dall'allora Ufficio dei Monumenti Storici sotto la direzione di Pier Angelo Donati. La ricerca di terreno ha permesso di identificare più livelli di insediamento pre- e protostorici, che stratigrafia e reperti permettono di datare tra il Neolitico antico e la fine dell'età del Bronzo (VI-II millennio a.C.), una delle più importanti sequenze culturali del Nord della Pianura Padana e tra gli insediamenti più antichi del territorio svizzero.

I primi studi sulla documentazione e sui reperti avviati da Riccardo Carazzetti nei decenni successivi la ricerca di terreno, dimostrano oggi che uno studio approfondito e completo è indispensabile per la comprensione dell'evoluzione del Neolitico e dell'età del Bronzo a sud delle Alpi. La pubblicazione di tali risultati è attesa dal mondo scientifico svizzero ed europeo in generale per l'importanza dei materiali e delle strutture rinvenute a Castelgrande.

Il progetto di studio - promosso dall'Ufficio dei beni culturali - è iniziato nel 2018 coinvolgendo il ricercatore Samuel van Willigen, considerato tra i maggiori esperti in Europa di archeologia preistorica e curatore delle collezioni presso il Museo nazionale svizzero di Zurigo. Attualmente, accanto a van Willigen lavora il prof. Domenico Lo Vetro, direttore del Museo e Istituto Fiorentino di Preistoria "Paolo Graziosi" di Firenze, uno dei maggiori centri di competenza a livello internazionale per lo studio dei materiali litici preistorici.