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Presentazione

La riforma Cantone e Comuni è un progetto al passo con i tempi che vuole riordinare e ridefinire i rapporti fra Comuni e Cantone. Questo si rende necessario perché negli ultimi decenni abbiamo assistito a una centralizzazione dei compiti a scapito dell’autonomia comunale, sia dal punto di vista decisionale sia finanziario. Esigenze sociali sempre più complesse e il moltiplicarsi delle leggi hanno aggrovigliato i rapporti fra i due livelli istituzionali, determinando una perdita di efficacia ed efficienza delle politiche pubbliche di Comuni e Cantone.
La riforma intende dunque ripristinare un sistema istituzionale performante, lineare e trasparente, che rafforzi la capacità di azione soprattutto a livello locale, in nome di un principio molto importante: quello della prossimità fra il Cittadino e le autorità. La salute del federalismo passa proprio dal rispetto del principio di sussidiarietà e da tre livelli istituzionali – comunale, cantonale, federale – tonici e intraprendenti. Quindi protagonisti.
Si tratta di uno dei cantieri più importanti degli ultimi e dei prossimi anni, forte del sostegno del Consiglio di Stato e del Gran Consiglio e condotto, insieme, da rappresentanti comunali e cantonali.
La riforma non mira a semplici correttivi. Partendo da una nuova geografia comunale disegnata dal Piano cantonale delle aggregazioni, s’intende revisionare strutturalmente i compiti e i flussi esistenti, che implicheranno a loro volta la riconfigurazione del sistema perequativo – perno della storica solidarietà fra i Comuni stessi – e la riorganizzazione dell'amministrazione cantonale e comunale.
Una riforma che mira a migliorare lo Stato e servire meglio il Cittadino.

Obiettivi

Obiettivi economici:

  • Minor costi dei servizi dissociando le responsabilità fra Comuni e Cantone
  • Meno oneri non direttamente influenzabili dai Comuni
  • Maggiore efficacia e trasparenza nella perequazione finanziaria
  • Maggiore efficienza nell’utilizzo delle risorse dei Cittadini

Obiettivi di gestione:

  • Meno doppioni amministrativi
  • Maggior margine di manovra per chi finanzia la prestazione
  • Più chiarezza nei rapporti Comuni-Cantone
  • Maggiore trasparenza e controllo da parte dei Cittadini

Obiettivi politici:

  • Minore centralizzazione dei compiti
  • Più autonomia ai Comuni
  • Più competenze per i Comuni
  • Più servizi di qualità a costi contenuti
  • Maggiore prossimità fra Cittadino e autorità
Maggiore autonomia dei Comuni | Analisi critica dei compiti assunti dallo Stato | Utilizzo razionale delle risorse

Come raggiungere gli obiettivi?

la riforma territoriale: le aggregazioni comunali secondo il Piano cantonale delle aggregazioni (PCA) configureranno Comuni competenti e autonomi, grazie a una dimensione che consente di essere non solo funzionanti, ma anche funzionali;
la riforma dei compiti: riconfigurare la ripartizione dei compiti affidando le competenze al livello istituzionale più adatto. Un aggiornamento necessario che adegua i compiti dei Comuni e del Cantone alle esigenze di una società in profonda evoluzione;
la riforma del flussi: ogni compito comporta degli oneri e necessita di risorse finanziarie da utilizzare in maniera razionale. Occorre ristabilire il principio di equivalenza (chi comanda paga) ed eliminare la perequazione indiretta che determina dinamiche finanziarie poco trasparenti e controllabili;
la riforma della perequazione intercomunale: si tratta di un elemento centrale del funzionamento del Cantone nel suo complesso, ma oggi solo in parte si raggiunge l’obiettivo di una moderna distribuzione delle risorse. Bisogna premiare una responsabile, oculata e fiscalmente competitiva gestione del Comune.
la riforma dell’amministrazione cantonale e comunale: agire sulla dimensione comunale, sui compiti, sui flussi e sulla perequazione conduce a un nuovo contesto in cui Comuni e Cantone opereranno. È indispensabile riorganizzare l’Amministrazione cantonale e locale per un’azione pubblica rinnovata e al passo coi tempi.

Presentazione

La riforma Cantone e Comuni è un progetto al passo con i tempi che vuole riordinare e ridefinire i rapporti fra Comuni e Cantone. Questo si rende necessario perché negli ultimi decenni abbiamo assistito a una centralizzazione dei compiti a scapito dell’autonomia comunale, sia dal punto di vista decisionale sia finanziario. Esigenze sociali sempre più complesse e il moltiplicarsi delle leggi hanno aggrovigliato i rapporti fra i due livelli istituzionali, determinando una perdita di efficacia ed efficienza delle politiche pubbliche di Comuni e Cantone.
La riforma intende dunque ripristinare un sistema istituzionale performante, lineare e trasparente, che rafforzi la capacità di azione soprattutto a livello locale, in nome di un principio molto importante: quello della prossimità fra il Cittadino e le autorità. La salute del federalismo passa proprio dal rispetto del principio di sussidiarietà e da tre livelli istituzionali – comunale, cantonale, federale – tonici e intraprendenti. Quindi protagonisti.
Si tratta di uno dei cantieri più importanti degli ultimi e dei prossimi anni, forte del sostegno del Consiglio di Stato e del Gran Consiglio e condotto, insieme, da rappresentanti comunali e cantonali.
La riforma non mira a semplici correttivi. Partendo da una nuova geografia comunale disegnata dal Piano cantonale delle aggregazioni, s’intende revisionare strutturalmente i compiti e i flussi esistenti, che implicheranno a loro volta la riconfigurazione del sistema perequativo – perno della storica solidarietà fra i Comuni stessi – e la riorganizzazione dell'amministrazione cantonale e comunale.
Una riforma che mira a migliorare lo Stato e servire meglio il Cittadino.

Obiettivi

Obiettivi economici:

  • Minor costi dei servizi dissociando le responsabilità fra Comuni e Cantone
  • Meno oneri non direttamente influenzabili dai Comuni
  • Maggiore efficacia e trasparenza nella perequazione finanziaria
  • Maggiore efficienza nell’utilizzo delle risorse dei Cittadini

Obiettivi di gestione:

  • Meno doppioni amministrativi
  • Maggior margine di manovra per chi finanzia la prestazione
  • Più chiarezza nei rapporti Comuni-Cantone
  • Maggiore trasparenza e controllo da parte dei Cittadini

Obiettivi politici:

  • Minore centralizzazione dei compiti
  • Più autonomia ai Comuni
  • Più competenze per i Comuni
  • Più servizi di qualità a costi contenuti
  • Maggiore prossimità fra Cittadino e autorità
Maggiore autonomia dei Comuni | Analisi critica dei compiti assunti dallo Stato | Utilizzo razionale delle risorse

Come raggiungere gli obiettivi?

la riforma territoriale: le aggregazioni comunali secondo il Piano cantonale delle aggregazioni (PCA) configureranno Comuni competenti e autonomi, grazie a una dimensione che consente di essere non solo funzionanti, ma anche funzionali;
la riforma dei compiti: riconfigurare la ripartizione dei compiti affidando le competenze al livello istituzionale più adatto. Un aggiornamento necessario che adegua i compiti dei Comuni e del Cantone alle esigenze di una società in profonda evoluzione;
la riforma del flussi: ogni compito comporta degli oneri e necessita di risorse finanziarie da utilizzare in maniera razionale. Occorre ristabilire il principio di equivalenza (chi comanda paga) ed eliminare la perequazione indiretta che determina dinamiche finanziarie poco trasparenti e controllabili;
la riforma della perequazione intercomunale: si tratta di un elemento centrale del funzionamento del Cantone nel suo complesso, ma oggi solo in parte si raggiunge l’obiettivo di una moderna distribuzione delle risorse. Bisogna premiare una responsabile, oculata e fiscalmente competitiva gestione del Comune.
la riforma dell’amministrazione cantonale e comunale: agire sulla dimensione comunale, sui compiti, sui flussi e sulla perequazione conduce a un nuovo contesto in cui Comuni e Cantone opereranno. È indispensabile riorganizzare l’Amministrazione cantonale e locale per un’azione pubblica rinnovata e al passo coi tempi.