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Comunicati Ministero pubblico

Furti con scasso nelle Tre Valli e in Svizzera, conclusa l’inchiesta “Aquila”

23.12.2014

Il Ministero pubblico e la Polizia cantonale comunicano che nelle scorse settimane è stata conclusa l'inchiesta "Aquila" relativa ad una banda di scassinatori albanesi che hanno ripetutamente commesso furti con scasso nel periodo compreso fra febbraio e settembre 2014. L'indagine degli inquirenti della Polizia cantonale ha permesso di identificare diversi autori di furti. Quattro di essi, in un'operazione congiunta tra Polizia cantonale e Guardie di confine, sono stati arrestati a Balerna mentre rientravano in Italia dopo aver colpito nel Canton Grigioni. Un quinto presunto autore è stato arrestato in Italia, a seguito dell'emissione di un mandato di cattura internazionale, e sarà estradato. Altri cinque albanesi sono stati identificati quali autori materiali e nei loro confronti è stata pure chiesta l'emissione di mandati di cattura. Le varie "batterie", servendosi di veicoli intestati a terze persone, partivano da Milano nel primo pomeriggio raggiungendo le diverse località svizzere prima del buio. Questi gruppi, in genere composti da tre o quattro persone, dopo aver individuato i loro obiettivi agivano seguendo uno schema ben preciso. Due di loro si occupavano materialmente di commettere gli scassi mentre il terzo ed eventualmente il quarto, con il veicolo, si mantenevano nei paraggi, pronti a recuperare i complici e la refurtiva. La scelta degli obiettivi era casuale e legata alla mancanza di luci accese nelle abitazioni, cosa che lasciava supporre l'assenza dei proprietari. Prima di penetrare nelle case effettuavano una ulteriore verifica controllando l'assenza di vetture e, se questo era il caso, agivano di conseguenza. La banda oltre ad aver agito in Ticino ha operato scassi anche nei cantoni di Lucerna, Obwaldo, Nidvaldo, Uri, Argovia, Glarona e Grigioni. Complessivamente sono stati ricostruiti oltre una quarantina di furti con refurtiva che ammonta a 180'000 franchi e danni per 45'000 franchi. Visto il modo di operare di queste persone, la Polizia rammenta l'importanza di segnalare persone sospette che si spostano a piedi all'interno dei nuclei abitativi o la presenza di veicoli sospetti, avendo cura di rilevarne numero di targa, marca e colore. L'inchiesta in oggetto é stata coordinata dalla Procuratrice Pubblica Valentina Tuoni.