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Seconda Fase

Nella seconda fase, denominata «Kill the holy cow» e suddivisa in due distinti momenti (il primo di lavoro di gruppo e il secondo di condivisione in sessione plenaria), ai partecipanti è stato chiesto di individuare i fattori limitanti (le cosiddette «vacche sacre») nella sfera delle relazioni sociali, della sicurezza personale e dei nuovi modelli culturali del Cantone nei prossimi 20 anni, in modo da poterli affrontare, ridurre ed eliminare. Di seguito, è elencata una sintesi degli elementi emersi in sessione plenaria, a volte anche in chiave volutamente provocatoria:

  • Assenza di un confine tra vita professionale e privata: la cultura del «lavorare sempre», di sacrificare tutto il tempo e destinarlo al lavoro, privandoci della possibilità di creare altre connessioni.
  • Iperconnettività digitale: in tanti modi siamo sempre più collegati a qualcosa ma non connessi a qualcuno. Facendo così sottraiamo tempo alla comunicazione interpersonale.
  • Abitudine e inerzia: «si è sempre fatto così» (bias cognitivo).
  • Paura del cambiamento: in altri Paesi si è meno «arroccati».
  • Identità culturale rigida: la rigidità blocca l’eventuale apertura verso una serie di scelte diverse.
  • Disuguaglianze, pari opportunità: alcune persone possono avere i mezzi e altre no.
  • Oligarchia, nepotismo e clientelismo: aspetti che aiutano chi detiene il potere.
  • Cultura: è più difficile per dei giovani impegnarsi in passioni e interessi culturali.
  • Conflitto di interessi: poche persone disposte ad entrare in gioco a livello politico. Situazione che determina scambi di favore, campanilismo e una certa autoreferenzialità che porta a mancanza di orizzonti e apertura, con conseguente mancanza di strategia a medio-lungo termine.
  • Incoerenza: mina la coesione e può essere fonte di staticità.
  • PIL: necessità di sottostare a vincoli finanziari che determinano soluzioni in campo sociale.
  • Rappresentazione dell’identità come unica, non mutevole e granitica, in generale poco discussa.
  • Frontiera: concetto che non viene messo in discussione, spesso banalizzato. La migrazione viene spesso vissuta come un problema.
  • Campanilismo
  • Modelli di rappresentatività politica: sono veramente in grado di includere, far lavorare le persone insieme?
  • Crescita economica: il benessere corrisponde alla ricchezza economica.
  • Lo Stato come «supermarket»: risolve i problemi, il cittadino chiede le soluzioni.
  • Fiscalità competitiva e in grado di attirare patrimoni.