Vai al contenuto principale Vai alla ricerca

Terza Fase

Infine, nella terza fase, suddivisa in due distinti momenti (il primo di lavoro di gruppo e il secondo di condivisione in sessione plenaria), ai partecipanti ripartiti in sei gruppi tematici, è stato chiesto di riflettere sui seguenti argomenti, allo scopo di individuare le sfide che attendono il Cantone e i principali «ingredienti» per affrontarle. Di seguito, è riportata una breve sintesi dei principali aspetti sollevati in sessione plenaria.

Gruppo Intergenerazionalità

  • Maggiore dialogo tra le generazioni potrebbe portare a più coesione e alla crescita del capitale sociale.
  • Data l’attuale situazione demografica, occorre cercare un nuovo equilibrio, favorendo la natalità e rendendo il Ticino un cantone più attrattivo per famiglie e giovani (immigrazione).
  • Bisogna evitare la dicotomia tra giovani e anziani e considerare tutte le fasi di vita e fasce d’età: favorire una continuità tra le diverse fasi di vita con una circolazione della conoscenza, per esempio all’interno delle aziende, garantendo la condivisione del sapere (imparare insieme, tra generazioni).
  • Comunità partecipante e nuove forme di cittadinanza: il reddito di cittadinanza è uno strumento che potrebbe aiutare a definire nuovi equilibri tra generazioni.
  • Ci saranno forme di lavoro e forme di spazio e di cittadinanza mutate, elementi rispetto ai quali occorre fare delle riflessioni in modo da avere una comunità in cui si riesce a vivere insieme, indipendentemente alla presenza di tanti giovani o tanti anziani, favorendo la comprensione reciproca tra generazioni.
  • Creare nuovi spazi che favoriscano incontri tra generazioni.

Gruppo Apertura sociale

Questo gruppo ha identificato alcuni valori chiave che posano le basi per l’apertura sociale:

  • Umiltà: condizione chiave per essere aperti
  • Curiosità: da stimolare (a titolo esemplificativo, l’importanza di avere delle biblioteche)
  • Desiderio
  • Pluralità (permette l’incontro)
  • Rispetto (che presuppone l’ascolto)
  • Responsabilità (essere protagonisti)
  • Memoria, come elemento importante di apertura, a condizione che non venga interpretata come elemento monolitico ma dinamico

In questo contesto la cultura, nella sua doppia dimensione (artistica e formativa), può favorire l’incontro, la conoscenza e lo sviluppo personale che consente di aprirsi alla diversità.

La cultura non può limitarsi a una dimensione istituzionale: vanno creati nuovi luoghi dedicati alla cultura, più informali e che facilitano l’apertura e l’inclusione. Occorre garantire anche una forma di sostegno alla cultura indipendente: inteso non solo come sostegno finanziario, ma anche in termini di spazi, risorse e tempo.

Gruppo Inclusione

Per raggiungere una maggiore inclusione sono stati individuati alcuni elementi riportati di seguito:

  • Primato delle competenze su altri fattori/valori (es. appartenenza partitica, territorio ecc.).
  • Equità d’accesso, per esempio alla formazione o ai diritti civili (es. migranti che risiedono in Ticino potrebbero partecipare attivamente alla vita politica).
  • Partecipazione alla vita associativa.
  • Accesso alla carriera, elemento che favorisce inclusione sociale.
  • Sviluppo urbanistico non solo legato a speculazioni: maggiore consapevolezza verso soluzioni sostenibili, inclusive, intergenerazionali.
  • Promuovere attività a livello locale: favorire le micro-attività che possano rendere più vivi e inclusivi i nostri villaggi e le zone periferiche.
  • Investire in politiche inclusive per giovani e donne, target fondamentale da sostenere per promuovere una società più inclusiva.
  • Diminuire la pressione sui giovani, che oggi devono essere a tutti i costi performanti. Promuovere attività ricreative e culturali che non siano per forza d’élite.
  • Utilizzare meno la retorica basata su rischio e paura, ma focalizzarsi piuttosto su potenzialità e risorse, anche rispetto ai giovani.

Gruppo Sicurezza personale

  • Coinvolgimento del cittadino nell’attività di sicurezza, in modo che non resti solo un attore passivo.
  • Pianificazione del territorio: permettere di vivere in un contesto piacevole, urbanizzato con coerenza.
  • Formazione e diritto: tutte le persone devono avere accesso a una formazione minima.
  • Cure: il cittadino deve avere la possibilità di essere assistito.
  • Pari opportunità: tutti devono essere trattati in egual modo di fronte alla legge.
  • Concessione all’errore: permettere la scelta individuale e l’errore.
  • Sfida demografica: la sicurezza è sinonimo di forze prestanti, ma la popolazione invecchia, e questo è un problema.
  • Indipendenza dell’informazione.
  • La sicurezza dell’individuo porta a una consapevolezza collettiva: la persona che si sente a proprio agio nel contesto abitativo, professionale, privato ecc. dà sicurezza a tutta la società.

Gruppo Cittadinanza attiva e partecipativa

Occorre promuovere misure valide per:

  • Riconoscere e riscoprire il valore aggiunto delle relazioni sociali e dell’impegno civico, creando momenti di incontro continuativi e non isolati, liberando del tempo per promuovere la partecipazione.
  • Sviluppare un giusto equilibrio tra dimensione individuale e collettiva (non per forza contrapposte).
  • Creare momenti e luoghi di aggregazione con iniziative che nascono e crescono dal basso, rendendo gli spazi fruibili in modo molto aperto.
  • La «generazione Z» (persone nate tra il 1996 e il 2010) potrebbe essere un buon volano per gestire questa transizione.

Gruppo Libertà personali

Lo Stato dovrà garantire le seguenti libertà e diritti:

  • Le libertà oggi presenti nella Costituzione cantonale andranno garantite, nonostante eventuali fattori contrari che potranno ostacolarle (es. ambiente, inquinamento ecc.).
  • Diritto alla privacy: verso una società sempre più basata sul controllo.
  • Diritto alle cure: rispetto delle scelte personali.
  • Diritto alla libera espressione e manifestazione del proprio orientamento sessuale e della propria identità di genere.
  • Diritto di essere ascoltati e considerati attraverso la partecipazione.
  • Mobilità per tutti.
  • Garantire il valore della persona nei confronti delle nuove tecnologie, come l’Intelligenza Artificiale.
  • Diritto alla formazione e alla riqualifica per poter accedere al mercato del lavoro.
  • Diritto ad un mondo vivibile per tutti (con particolare riferimento all’ambiente).
  • Diritto ad uno stato trasparente e non omertoso.