Seconda Fase
Nella seconda fase, denominata «Kill the holy cow» e suddivisa in due distinti momenti (il primo di lavoro di gruppo e il secondo di condivisione in sessione plenaria), ai partecipanti è stato chiesto di individuare i fattori limitanti (le cosiddette «vacche sacre») nella sfera dell’istruzione e della formazione del Cantone nei prossimi 20 anni, in modo da poterli affrontare, ridurre ed eliminare. Di seguito, è elencata una sintesi degli elementi emersi in sessione plenaria, a volte anche in chiave volutamente provocatoria:
- Meritocrazia: attenzione concentrata sul risultato quantitativo
- Valutazione: metodo parziale che impedisce di restituire l’integralità della persona
- Gerarchia delle materie
- Bocciatura
- Insegnamento per discipline: occorre superare la suddivisione in materie, la griglia oraria, la frammentazione della realtà in raccoglitori separati
- Suddivisione fra docente generalista e docente specialista: ripartizione dei compiti fra docenti
- Ripartizione degli allievi per età
- Corrispondenza fra domicilio e scuola frequentata
- Obbligo scolastico fino a 18 anni
- Diritto allo studio e libera scelta del percorso
- Separazione in livelli alle scuole medie
- Relazione verticale fra insegnante e allievi: verso la bidirezionalità
- Scuola media unica
- Primato dellascuola come istituzione anziché come servizio
- Statuto del docente: modello ottocentesco da superare (nomina a vita, anche per funzionari)
- La scuola come costo contabile: mancata considerazione del carattere di investimento
- Ingerenze politiche: necessità del consenso, lentezza delle riforme
- Scuola comunale autonoma
- Diffidenza verso il mondo esterno: mentalità corporativa, autoreferenzialità
- Valutazione dei docenti e dei direttori
- Calendario scolastico: retaggio del passato (epoca agricola, transumanza)