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Manifesti in concorso

Apprendista, apprendi e sorprendi


Cartellone vincitore realizzato da Amanda Gleichmar.

Questa immagine vuole sorprendere!
I vari attrezzi di lavoro così collocati, stanno anche ad indicare che è dal cervello, dal pensiero, dalle riflessioni che partono le nostre scelte.

Vai fai sai


Cartellone realizzato Alain Rampini (2. classificato)

Uno slogan scorrevole e pieno di significati,
sorretto dall'immagine di una mano,
ancora oggi più che mai utile per svolgere specifici lavori.

Libera lo stregone che c'è in te!


Cartellone realizzato da Michela Vögeli (3. classificato)

La serietà di questa tematica non m'impedisce di optare per una soluzione divertente.
Per realizzarla mi sono ispirata ad Arcimboldo, noto pittore del 1500, conosciuto tra l'altro, per i suoi ritratti formati da oggetti diversi.

Apprendista che fortuna!


Cartelloni realizzati da Riccardo Bonfitto

Poter scegliere la strada dell'apprendistato per un giovane è una fortuna.

(progetto a.)

L'Asso di cuori, che è la carta più forte di tutti, non è una scelta a caso.
"A" come Apprendista ma anche come amore...

 

(progetto b.)

"Ama, non m'ama"... il classico gioco della margherita, qui acquista significati diversi e si concretizza nelle scelte professionali.

Fine dell'obbligo inizio delle responsabilità


Cartellone realizzato da Leo Canepa

Uno slogan serio contrapposto a un'immagine divertente.
La scuola dell'obbligo impone, l'apprendistato invece è caratterizzato da libere scelte.
Lavorare in modo divertente è la cosa migliore che ad un giovane si possa augurare.

Diventa apprendista


Cartellone realizzato da Mattia Cantoni

(progetto a.)
Ho deciso di abbinare colore, poesia e alcuni concetti 
che ora vi spiegherò:
Il colore ha una voce propria.
Questo manifesto è stato studiato partendo da questa verità.
Secondariamente, le mani sono ciò che meglio illustrano 
il lavoro e l'ingegno dell'uomo.
Attraverso una poesia di Baudelaire, ho rafforzato questa visione.
L'abbinamento di questa poesia alle mani,
prova a farci riflettere sull'idea che abbiamo oggi del lavoro.

(progetto b.)
Ciò che è più importante in questo manifesto 
è la gestualità del soggetto che cerca di portare lo spettatorenel mondo del gergo giovanile.
Anche qui troviamo la poesia di Baudelaire che fa da trait­d'union fra i due manifesti.
Voglio che lo spettatore s'immedesimi nel personaggio o per lo meno si sforzi di comprendere che esistono realtà differenti dalla sua.
Arrivando poi alle scelte grafiche, preciso che esse svolgono la funzione del
"contorno" in un piatto principale.

Non solo scuola, apprendista!


Cartellone realizzato da Sarah Venturi

"A", come apprendista, come amore, come inizio... a, b, c.
Questo è un modo accattivante per rivolgersi agli adolescenti,
qui identificati nello sguardo malizioso e furbetto di Nicole.

Voglia di apprendista!


Cartellone realizzato da Evita Zaverdijev

Dimostrare quanto è bello ed intrigante 
per un giovane il mondo del lavoro è lo scopo del mio messaggio.
Un immagine positiva, dunque, che faccia anche sorridere.