Chiusure natalizie
I servizi dell’Amministrazione cantonale rimarranno chiusi i pomeriggi del 24 e del 31 dicembre 2024.
Quarta edizione
Un’occasione di riflessione per i docenti, le famiglie e tutta la popolazione.
Bellinzona, 27-28 settembre 2019
CONFERENZA
CONFERENZA 1.
ore 20.00-21.00, Teatro Sociale
“NOI SIAMO TEMPESTA”
Michela Murgia
Sventurata è la terra che ha bisogno di eroi, scriveva Bertolt Brecht, ma è difficile credere che avesse ragione se poi le storie degli eroi sono le prime che sentiamo da bambini, le sole che studiamo da ragazzi e le uniche che ci ispirano da adulti. La figura del campione solitario è esaltante, ma non appartiene alla nostra norma: è l’eccezione. La vita quotidiana è fatta invece di imprese mirabili compiute da persone del tutto comuni che hanno saputo mettersi insieme e fidarsi le une delle altre. È così che è nata Wikipedia, che è stato svelato il codice segreto dei nazisti in guerra e che la lotta al razzismo è entrata in tutte le case di chi nel ‘68 guardava le Olimpiadi. L’eroismo è la strada di pochi, ma la collaborazione creativa è un superpotere che appartiene a tutti. Una tempesta alla fine sono solo milioni di gocce d’acqua, ma col giusto vento.
Nata a Cabras, Michela Murgia ha esordito con Il mondo deve sapere, che ha ispirato il film di Paolo Virzì Tutta la vita davanti.
Tra i suoi libri, si ricorda Accabadora (Premio Campiello 2010), Chirù (2015) e il suo ultimo lavoro Noi siamo tempesta (2019). Autrice per il teatro, voce televisiva e radiofonica, è molto attiva sui social network, dove interviene sull’attualità politica e sociale.
RINFRESCO IN MUSICA
ore 21.15, Corte del Municipio di Bellinzona
CONFERENZE
CONFERENZA 2.
ore 9.00-10.15, Sala del Consiglio comunale
L’ALTRO È UN VIAGGIO. RIFLESSIONI DI UN REPORTER SULLA FIDUCIA
Gianluca Grossi
Raccontare la vita degli altri prende origine da uno sconfinamento: molto spesso è di carattere fisico (vanno attraversati confini geografici), sempre è intimo nella disponibilità dell'individuo all'incontro. Chiamiamola pure avventura, indipendentemente dalle condizioni nelle quali essa avviene: in terre di guerra o in terre di pace, in luoghi lontani oppure fuori dalla porta di casa. Il viaggio verso l'altro non fornisce mai le garanzie relative a chi troveremo e a cosa succederà. È esattamente questa incognita a rendere ogni incontro interessante. In guerra, luogo di massima esposizione all'altro, la fiducia riposta nell'essere umano attraversa la prova più difficile. Eppure, proprio in guerra il racconto di chi la vive sottrae all'annientamento il valore dell'istante in cui un individuo racconta e l'altro ascolta, entrambi accomunati dall'auspicio che ciò possa servire a qualcosa. L'intervento di Gianluca Grossi sarà accompagnato da immagini fotografiche.
Gianluca Grossi è nato a Bellinzona. Ha ottenuto il dottorato in letterature comparate all'Università di Zurigo. Ha raccontato da reporter indipendente i principali conflitti in Medio Oriente e in altre aree del mondo e per il suo lavoro ha ricevuto numerosi riconoscimenti. È autore di libri, articoli, documentari e fotografie; dirige il portale internet facciadareporter.ch
CONFERENZA 3.
ore 10.45-11.45, Sala del Consiglio comunale
DARE LA PROPRIA FIDUCIA: ASPETTATIVE, DIPENDENZA E RICONOSCIMENTO
Michela Marzano
La fiducia porta con sé qualcosa di paradossale. È fondamentale, perché senza fiducia è difficile immaginare l’esistenza stessa delle relazioni umane; a differenza della paura che porta ognuno a rifugiarsi in un universo chiuso, in cui niente è più possibile, la fiducia aiuta a uscire da questo stato di paralisi e ci permette di scommettere su noi stessi, sugli altri e sul futuro. Ma è anche “pericolosa”, nel senso che comporta sempre il rischio che il depositario della nostra fiducia non sia all’altezza delle nostre aspettative o, peggio, tradisca deliberatamente la fiducia che riponiamo in lui. La fiducia non si decreta; e nemmeno si esige. La sua logica, esattamente come quella del dono, è sempre asimmetrica.
Professore ordinario di Filosofia morale all’Université Paris Descartes, Michela Marzano è autrice di saggi e romanzi pubblicati sia in francese sia in italiano e tradotti poi in molte lingue. Si ricordano, tra gli altri, Volevo essere una farfalla (Mondadori 2011), Cosa fare delle nostre ferite. La fiducia e l'accettazione dell'altro (Erickson 2011), Avere fiducia. Perché è necessario credere negli altri (Mondadori 2012), L’amore è tutto: è tutto ciò che so dell’amore (UTET, Premio Bancarella 2014), L’amore che mi resta (Einaudi 2017), Idda (Einaudi 2019).
CONFERENZA 4.
ore 14.00-15.00, Sala del Consiglio comunale
LA FIDUCIA NELLA RELAZIONE EDUCATIVA
Domenico Barrilà
Il rapporto educativo è caratterizzato da una pretesa, non sempre esplicita, secondo la quale i contenuti possono provenire solo da una delle due parti in gioco, gli adulti, mentre l’altra, bambini e ragazzi, dovrebbe limitarsi a recepirli acriticamente. La difficoltà di incorporare e valorizzare gli originali contributi dell’educando, come parte integrante del processo educativo, oltre a indebolire la “sceneggiatura” della relazione educativa, è alla radice del progressivo scollamento tra le generazioni. Un effetto accresciutosi con l’avvento delle Nuove Tecnologie, che vedono le competenze sbilanciarsi verso il mondo giovanile. Abbandonare il modello educativo monodirezionale, allargando la quota di azionariato del minore, significa trasmettere a quest’ultimo un implicito giudizio di valore positivo su di sé, aprendo prospettive a interazioni educative più rispettose ed efficaci. Psicoterapeuta e analista adleriano, Domenico Barrilà è stato docente della scuola di specializzazione post-laurea presso l’Istituto Alfred Adler di Milano e didatta propedeutico presso la Società Italiana di
Psicologia Individuale (SIPI). Da 35 anni svolge la propria attività clinica, cui affianca lo sviluppo di progetti compatibili con una psicologia vicina ai cittadini.
È autore di una ventina di volumi (diversi dei quali tradotti all’estero); segnaliamo in particolare I legami che ci aiutano a vivere. L'energia che cambia la nostra vita e il mondo (Feltrinelli 2015), Quello che non vedo di mio figlio. Un nuovo sguardo per intervenire senza tirare a indovinare (Feltrinelli 2017), I superconnessi. Come la tecnologia influenza le menti dei nostri ragazzi e il nostro rapporto con loro (Feltrinelli 2018).
Ideatore e coordinatore di due collane editoriali, Barrilà è anche supervisore scientifico di diversi progetti speciali e autore di numerosi articoli, scientifici e divulgativi.
CONFERENZA 5.
ore 15.30-16.30, Sala del Consiglio comunale
LA FIDUCIA NELLA CONOSCENZA
Marco Lodoli
Ogni insegnante ha un grande compito: far crescere la fiducia nella conoscenza nei suoi studenti. L’inerzia si contrappone opacamente, spinge verso l’immobilità, verso il cinismo, il riso amaro. L’inerzia si traveste da desiderio, e allora l'adolescente può illudersi d’avere una personalità grazie a un paio di occhiali da sole o a un orologio di marca. Per partire verso il mondo e verso se stessi bisogna avere una fiducia che somiglia all’entusiasmo. Essere anche un po’ ingenui, forse, credere che vale la pena arrivare fino a quell’angolo, e poi fino a quell’altro, perché dietro ogni angolo c’è qualcosa che merita di essere visto. “C’è sempre da guardare” scrive Rilke nelle Elegie duinesi. C’è sempre da conoscere, aggiungo. E il paesaggio della vita somiglierà al viaggio della conoscenza. Ogni giorno sarà una stazione, un porto, una partenza. Ma senza fiducia tutto appassisce, resta solo lo schermo di un telefonino, una pozza stretta. “Alla fine i tuoi vent'anni sono passati/ abbastanza inosservati” canta Vasco Brondi a chi non ha avuto fiducia. Ma il mondo ricomincia ogni mattina. Essere qui è splendido, basta sentire il vento che spinge in avanti.
Marco Lodoli è scrittore, giornalista e insegnante di italiano in un istituto professionale alla periferia di Roma. Nel 1978 pubblica il suo primo libro di poesie. È autore anche di numerosi romanzi, per i quali è stato più volte premiato. Temi ricorrenti nelle opere di Lodoli sono il viaggio e la morte, ma soprattutto il rapporto tra l’io e l’altro.
Lodoli collabora con il quotidiano La Repubblica, per la cui Cronaca di Roma firma la rubrica Isole, mentre, per l'edizione nazionale, è editorialista su temi che riguardano i giovani e la scuola. Tra le sue opere, segnaliamo I professori e altri professori (Einaudi 2004), Il rosso e il blu. Cuori ed errori nella scuola italiana (Einaudi 2009), Vento forte tra i banchi (Erickson 2013) e il recente romanzo Paolina (Einaudi 2018).