Il sentiero del topo Annunzio
Differenziare nella scuola dell’infanzia
Intervista alla docente Isabella Bernasconi, scuola dell’infanzia
Istituto scolastico comunale di Breggia - sede di Morbio Superiore
La docente Isabella Bernasconi descrive la sua esperienza di differenziazione pedagogica nella scuola dell’infanzia. Le immagini che accompagnano l’intervista si riferiscono a una delle attività svolte con il topo Annunzio, il personaggio ‘magico’ che accompagna gli allievi nel corso dell’anno scolastico.
La finalità dell’attività è una stimolazione di tipo fonologico che coinvolga gli allievi più grandi nella scoperta delle rime. Il personaggio ‘magico’ Annunzio è difatti un topo poeta e, la sua presenza, permette alla docente di introdurre situazioni-problema adattate alla finalità fonologica dell’attività.
Al topo Annunzio piacciono le rime e piace passeggiare sui sentieri per cercare ispirazioni poetiche. Differenziando il gruppo-classe, la docente propone ai bambini piccoli e ai medi di costruire un sentiero per il topo Annunzio, mentre i bambini grandi si occuperanno di trovare le rime (basandosi su fotografie di oggetti).
L’inizio dell’attività coinvolge tutto il gruppo-classe che è chiamato a ripensare quanto fatto il giorno precedente quando, in vista dello svolgimento dell’attività presentata nel filmato, la docente ha concordato con i bambini in quale modo avrebbero affrontato la costruzione del sentiero e quali rime sarebbero state messe a disposizione del topo poeta.
In un secondo momento il gruppo-classe è suddiviso: ai bambini medi e piccoli è chiesto di formare delle coppie e di preparare i tavoli per un’attività pittorica che prevede l’uso della tempera, così da poter dipingere i pezzi del sentiero (che consistono in cartoncini rigidi di circa 30x30 centimetri). I bambini dipingono autonomamente, interagendo all’interno delle coppie e, quando il compito è concluso, si dedicano a un’attività ‘tranquilla’ (lettura o disegno). I bambini del terzo livello sono invece chiamati, autonomamente, ad abbinare alle rappresentazioni degli oggetti fotografati le corrispettive parole in rima.
Appena i gruppi terminano le rispettive attività, la docente invita i bambini grandi a presentare le rime che hanno scoperto al gruppo-classe riunito. Allo stesso modo i bambini che si sono occupati di dipingere i cartoncini presentano i loro ‘pezzi’ di sentiero, spiegando in quale modo sono arrivati a tale risultato.
La docente organizza l’utilizzo degli spazi disponibili in modo da tenere separati i due gruppi di bambini, assicurandosi al contempo di poterli osservare da qualsiasi posizione. In una prima fase, la docente assicura il necessario appoggio e sostegno al gruppo occupato nell’attività pittorica. I bambini che stanno ricercando le rime sono invece oggetto di un’osservazione che servirà ad animare la fase di riepilogo, discussione e verifica prevista alla fine dell’attività.
“Nel corso dell’anno scolastico, con il passare dei mesi e con l’accumularsi di osservazioni sui bambini, la differenziazione è proposta in gruppi più piccoli, definiti in base alle capacità o alle potenzialità del gruppo e del singolo: grazie all’approfondimento e alla migliore conoscenza del gruppo e dei singoli, le attività di differenziazione diventando così sempre più mirate”.