Chiusure natalizie
I servizi dell’Amministrazione cantonale rimarranno chiusi i pomeriggi del 24 e del 31 dicembre 2024.
La Polizia giudiziaria (PG) svolge prevalentemente compiti investigativi lavorando in stretta collaborazione con le autorità inquirenti (Magistratura, Tribunali, ecc.) cantonali, federali ed estere.
La sua attività spazia dalla raccolta di informazioni, all’accertamento dei fatti, alle inchieste, agli arresti, al recupero della refurtiva e al ripristino – quando possibile – della situazione iniziale, alla prevenzione, all’analisi di fenomeni criminali, all’analisi criminale operativa in supporto all’inchiesta, all’impiego di metodologie tecnico-scientifiche forensi, alla collaborazione con altre forze di polizia intercantonali e internazionali.
Più in particolare, svolge inchieste su persone o società sospettate di aver commesso o di commettere reati; è particolarmente sollecitata per casi di furti, rapine, truffe, stupefacenti, reati di natura sessuale, reati violenti, decessi inconsueti, infortuni, reati finanziari, cybercriminalità e criminalità organizzata.
Perquisisce e sequestra tutto quanto ha attinenza col reato e/o serve come mezzo di prova e soprattutto interroga persone, siano essi autori, testimoni o persone informate sui fatti per raccogliere prove e verificarne la posizione processuale. Le missioni della Polizia giudiziaria tendono sempre più al contrasto della media e grande criminalità, anche internazionale, dei tentativi di infiltrazione della malavita organizzata, che pongono gli investigatori di fronte a problemi nuovi (reati economici sempre più complessi, reati informatici, nuove forme di criminalità organizzata, pedocriminalità internazionale, tratta di esseri umani, corruzione, ecc.).
Lo Staff PG, direttamente subordinato al Capo Area, è il servizio che garantisce i numerosi compiti a beneficio dell’intera Area della Polizia giudiziaria.
In particolare:
La Sezione Reati economico-finanziari (SREF) si occupa del contrasto alla criminalità economica attraverso il controllo dei flussi finanziari e delle forme di accumulazione dei patrimoni illeciti. Le caratteristiche peculiari sono l'elevata professionalità nell'analisi dei fatti economici e finanziari, accompagnate da una preparazione investigativa specialistica.
Il progressivo aumento dei reati finanziari in una delle piazze economiche più importanti della Svizzera, confinante con la Lombardia (uno dei principali poli economici d'Europa) e il tentativo delle organizzazioni criminali di dissimulare e investire più facilmente i fondi provenienti dalle loro attività illecite, esigono uno sforzo sempre più importante nella lotta contro la criminalità dei cosiddetti "colletti bianchi", generalmente complessa, "invisibile" e che si avvale sempre più frequentemente dei servizi di professionisti e specialisti in ambito giuridico e fiscale internazionale, finanziario e tecnologico.
A margine dei grossi casi finanziari, legati prevalentemente a inchieste in ambito internazionale, vi è il quotidiano confronto con una criminalità più locale che spesso prende di mira le fasce più deboli della società, ad esempio investitori sprovveduti e persone anziane. A tutela di questi ultimi la Sezione reati economico finanziari (SREF) promuove campagne informative con chiari obiettivi di prevenzione attraverso il Servizio comunicazione, media e prevenzione della Polizia cantonale. La Sezione, che si avvale anche della collaborazione dei commissariati locali, opera in tutto il Cantone ed è stata voluta per affiancare il Ministero pubblico nella lotta contro la criminalità economica.
I principali reati economici sono la truffa, l'appropriazione indebita, l'amministrazione infedele, la falsità in documenti, il riciclaggio di denaro, la bancarotta fraudolenta e la frode nel pignoramento. Ma la casistica è molto più vasta poiché le inchieste spaziano in diversi ambiti dell'economia fra i quali:
La Sezione si compone di due figure professionali distinte ma con l'obiettivo comune di indagare approfonditamente e con visioni volutamente diverse i casi sottoposti:
La Sezione reati contro il patrimonio (SRCP) si occupa di condurre e coordinare, quale centro competenza specialistico, le indagini finalizzate al contrasto dei furti con e senza scasso e del traffico di veicoli rubati. Nello specifico interviene qualora vi sia un’attività criminale a livello intercantonale e internazionale riferita a particolari fenomeni con tipologie seriali, itineranti e commessi da bande organizzate.
La SRCP si dedica inoltre alle indagini e al contrasto di ulteriori specifici fenomeni delittuosi, come ad esempio:
La missione viene garantita attraverso l’attività d’inchiesta, di analisi, di prevenzione, e la diffusione delle informazioni raccolte a tutto il Corpo a scopo operativo e tattico, di coordinazione e formativo, come anche verso gli altri settori istituzionali del Cantone, gli organi nazionali e internazionali e i partner esterni.
I reati contro il patrimonio e in particolare i furti sono, percentualmente, la maggiore attività di polizia e con il passare degli anni queste tipologie di crimini hanno evidenziato un’estrema mobilità. Gran parte dei furti sono commessi da bande organizzate che non toccano solo il Ticino bensì tutta la Svizzera e nella maggior parte dei casi anche il resto dell’Europa. Per questo sono stati costituiti dei gruppi di lavoro intercantonali e internazionali in seno ai quali i componenti della Sezione sono stati inseriti al fine di permettere una più efficace risposta a questo tipo di fenomeni. I gruppi di lavoro permettono la costante attivazione di canali d’informazione e di collaborazione con le forze dell’ordine svizzere ed estere.
La Scientifica è un servizio specialistico della Polizia giudiziaria che ha la sua sede unica a Bellinzona, nel comparto del Comando. La Polizia scientifica (detta anche criminalistica), è parte integrante delle cosiddette 'Scienze forensi'.
Il personale che opera nel servizio si distingue in tre categorie:
Il servizio interviene sul luogo di un evento (reato e incidente) su richiesta della Polizia giudiziaria, della Gendarmeria o direttamente della Magistratura. Anche la Polizia federale e la Polizia militare possono far capo alla Scientifica in caso di necessità, a seconda del tipo di reato e delle tracce da assicurare e prelevare.
L’attività si suddivide in tre fasi: investigazione/sopralluogo, esame/analisi in laboratorio, interpretazione delle prove o degli indizi, e può essere così succintamente descritta:
L'attività della Scientifica è particolarmente diversificata e necessita di competenze pluridisciplinari. È quindi indispensabile fare ricorso a istituti specializzati, periti esterni o esperti privati, particolarmente qualificati in determinati campi specifici. La Scientifica lavora in stretta collaborazione con il/la medico/a legale e il personale medico specializzato in ispezioni legali (MSIL) con i quali interviene, nei casi che lo richiedono, sui luoghi di rinvenimento di cadavere, procedendo al sopralluogo e alla costatazione di morte.
Le analisi tossicologiche vengono demandate a laboratori specializzati in materia, in particolare al Laboratorio di chimica e tossicologia dell’istituto alpino di Olivone che collabora con il Centro Universitario Romando di Medicina Legale (CURML) di Losanna. Le analisi del DNA volte all’estrazione di un profilo genetico da sottoporre alla banca dati nazionale vengono eseguite presso l’Unità di genetica forense del laboratorio di diagnostica molecolare di Lugano.
La Scientifica si avvale della collaborazione dei seguenti servizi a livello svizzero:
La Sezione dei Reati contro l'integrità delle persone (SRIP) è composta da due gruppi di inquirenti:
La sezione specialistica è composta da agenti con una formazione specifica nell'ambito delle audizioni video filmate delle vittime di reato minorenni (secondo i parametri imposti dal Codice di Diritto Processuale Penale Svizzero) e da agenti specializzati/e nel perseguimento penale di minori. Il personale è anche impegnato costantemente nell'ambito di gruppi di lavoro e incontri di prevenzione su temi inerenti la protezione dell'infanzia e la criminalità giovanile ed è attivo nella formazione continua dei vari professionisti (psicologi e psicologhe, docenti, ecc).
Tutte le attività si svolgono in collaborazione con altri servizi di polizia (di Gendarmeria e di Polizia giudiziaria), le diverse Autorità giudiziarie sia penali sia civili (Ministero pubblico, Magistratura dei Minorenni, Autorità Regionali di Protezione e Preture), con altre Autorità (ad esempio quelle scolastiche), l’Ufficio dell’Aiuto e della Protezione (UAP) e il Servizio di Aiuto alle Vittime di Reati (Servizio LAV) e altre associazioni che si occupano della tutela dei/delle minori.
Gli e le agenti di Polizia giudiziaria dei Commissariati (Bellinzona, Locarno, Lugano e Mendrisiotto) si occupano prevalentemente di indagini riguardanti la media e grande criminalità.
Le investigazioni concernono:
Gli approfondimenti, che possono essere condotti in stretta collaborazione con altri comparti della Polizia cantonale, concernono prevalentemente la realtà territoriale del distretto di competenza ma, sempre più spesso, possono implicare anche collaborazioni con altri Cantoni svizzeri e/o altre Nazioni.
Nell’ambito dello svolgimento delle proprie mansioni, gli ispettori e le ispettrici dei Commissariati:
Analogamente si occupano della gestione di misure tecniche di sorveglianza disposte dai Magistrati, come ad esempio gli ascolti telefonici o altre misure particolari. Durante queste fasi istruttorie gli agenti tengono uno stretto contatto con il Magistrato titolare dell’inchiesta con cui possono venire concordati arresti, perquisizioni, interrogatori ed eventualmente dei supplementi istruttori.
L’esito delle indagini e degli accertamenti esperiti viene riportato in rapporti destinati, per la maggior parte dei casi, alla Magistratura inquirente (Ministero pubblico o Magistratura dei minorenni).
I Commissariati assicurano pure il pronto intervento per le costatazioni di reati dove si necessita un approfondimento di indagine, segnatamente su fatti gravi. I Commissariati svolgono infatti la maggior parte dei primi interventi e, dopo le valutazioni iniziali, procedono alle investigazioni del caso o a eventualmente demandare a sezioni specialistiche di Polizia giudiziaria il prosieguo delle indagini.
La Sezione ricerche e controlli (SRC) si occupa in prevalenza del rintraccio di persone ricercate e della raccolta di informazioni preliminari in relazione ad inchieste di Polizia giudiziaria. Lavora in collaborazione con le altre sezioni specialistiche e con i Commissariati locali svolgendo un'attività prevalentemente esterna che permette l'identificazione di persone che hanno commesso dei reati.
Il personale della Sezione garantisce prontezza d'intervento ogniqualvolta si rende necessaria la verifica puntuale di fenomeni criminali attivi sul nostro territorio. La mobilità e la conoscenza del territorio sono elemento che contraddistingue il personale impiegato.
La Sezione antidroga (SAD) vede la collaborazione di agenti della Polizia cantonale con agenti dei gruppi antidroga creati in seno ad alcuni Corpi delle Polizie comunali strutturate. Oltre alla sede principale di Lugano, la SAD ha dislocato sul territorio delle antenne a Chiasso, Locarno e Bellinzona.
Gli e le agenti, con una visione complessiva del fenomeno, agiscono a livello cantonale contrastando lo spaccio di diverse sostanze stupefacenti. Anche se difficilmente quantificabile, il mercato della droga ticinese genera un volume d’affari di diversi milioni di franchi. Importo che trova riscontro nelle molteplici e complesse inchieste portate a termine ogni anno.
La specificità delle sostanze trafficate e delle modalità della loro immissione sul mercato è in continua evoluzione.
Il controllo del fenomeno sul piano locale richiede il mantenimento di una stretta collaborazione con altre forze dell’ordine, non solo a livello nazionale ma anche internazionale. Particolare attenzione è rivolta ai contatti sulle rotte d’approvvigionamento e con i portali d’entrata della droga in Europa e in Svizzera in particolare.
Il Servizio informazioni fedeali (SIF) rappresenta l’Autorità di esecuzione cantonale della Legge federale sulle attività informative (LAIn – RS 121) e opera su mandato diretto del Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC) a tutela di interessi nazionali importanti.
Gli e le agenti del SIF svolgono attività preventiva d’intelligence, acquisendo e trattando informazioni al fine d’individuare tempestivamente e sventare minacce per la sicurezza interna rappresentate dal terrorismo, dallo spionaggio, dall’estremismo violento, dalla proliferazione di armi di distruzione di massa e delle tecnologie dei loro vettori (ABC), nonché da cyberattacchi a infrastrutture critiche e indispensabili per il funzionamento della società e dello Stato. Il SIF non è un’autorità d’esecuzione penale.
Altre informazioni possono essere reperite visitando il sito del Servizio delle attività informative della Confederazione: https://www.vbs.admin.ch/it/ddps/organizzazione/unita-amministrative/servizio-attivita-informative.html
Il Servizio intelligence (SINT) raccoglie, gestisce, valuta, rappresenta e diffonde le informazioni di polizia e le notizie di reato al fine di sviluppare indagini e/o contribuire a provvedimenti di altra natura in collaborazione con varie autorità ed entità dell’Amministrazione sia cantonale sia federale. In occasione di operazioni o situazioni particolari, funge da cellula informativa a beneficio di tutte le aree della Polizia cantonale e dei partner coinvolti.
Raccoglie, gestisce e valuta informazioni nell’ottica di inizializzare attività di polizia giudiziaria e/o provvedimenti di altra natura. Funge in particolare da punto di contatto singolo con i preposti servizi dell’Ufficio federale di polizia (fedpol) nell’ambito del contrasto alla criminalità organizzata e si occupa di misure speciali e segrete d’inchiesta nonché della protezione extra-procedurale di testimoni in collaborazione con i vari partner nazionali e internazionali.
Acquisisce e analizza con modalità diversificate le informazioni chiave a supporto decisionale nell’ambito dei dispositivi di mantenimento d’ordine. Sostiene le autorità federali e cantonali nel quadro delle misure previste dal Concordato sulle misure contro la violenza in occasione di manifestazioni sportive e in particolare mantiene le relazioni con le altre autorità di polizia cantonali, comunali ed estere, allo scopo di favorire lo scambio di informazioni in ambito operativo, giudiziario e amministrativo. Garantisce infine il supporto specialistico alle autorità inquirenti in occasione di inchieste a carico di tifosi violenti.
Raccoglie, cataloga, elabora e gestisce informazioni a beneficio della Polizia cantonale e dei principali partner della scurezza. È competente per la rappresentazione grafica e cartografica della situazione e si avvale del supporto specialistico della Sezione analisi e tracce informatiche (SATI). Si occupa della diffusione di informazioni operative e di documenti informativi puntuali tramite le preposte piattaforme cantonali e nazionali.
Il continuo sviluppo tecnologico porta, inevitabilmente, nuovi strumenti anche alla criminalità. Per contrastare i reati perpetrati attraverso l’uso dei mezzi informatici e per garantire una preservazione adeguata delle tracce digitali, nel 2004 è stato creato il Gruppo criminalità informatica (GCI), oggi Sezione analisi tracce informatiche (SATI).
La SATI è composta da cinque gruppi interoperabili, ognuno con uno specialistico ambito di competenza, a supporto interno della Sezione stessa, della Polizia cantonale nonché del Ministero pubblico.
Svolge inchieste nell’ambito della criminalità informatica. Nello specifico s’interessa a indagini che presentano una componente tecnico informatica importante. A questo proposito è fondamentale distinguere i concetti di cybersicurezza e cybercriminalità:
La cybersicurezza è un insieme di discipline impiegate per proteggere i sistemi informatici da intrusioni. In particolare si tratta delle tecnologie, dei processi e delle pratiche messe in atto prevalentemente da aziende ed enti pubblici volti a impedire danni o accessi non autorizzati a reti, computer e dati informatici. Per l’Amministrazione cantonale tale compito è assolto dal Centro sistemi informativi (CSI).
La cybercriminalità, in senso stretto, è invece intesa come l’attività criminale perpetrata per mezzo della rete o unicamente di dispositivi elettronici. Si tratta di atti illeciti come ad esempio phishing, hacking, diffusione di malware, creazione e impiego di botnet o attacchi DoS/DDos. È proprio in questo specifico settore che, generalmente, questo gruppo è chiamato ad operare.
Spesso si tende a confondere la cybercriminalità con la criminalità digitale che raggruppa, invece, le attività criminali commesse attraverso l’utilizzo di dispositivi tecnologici ma in cui la componente informatica non ricopre un ruolo predominante (ad esempio cybertruffe, sextortion, romance scam e reati contro l’onore perpetrati sui o per il tramite di social media). Le inchieste che riguardano questi reati vengono principalmente svolte dai Commissariati e dalla Gendarmeria, i quali si rivolgono alla SATI quando vi sono aspetti tecnici da chiarire.
Il gruppo si occupa principalmente degli aspetti informatico forensi atti a individuare, assicurare, estrarre, documentare e conservare il dato informatico al fine di poterlo valutare nell’ambito di un procedimento penale. In particolare supervisiona e coordina le analisi riguardanti le discipline legate a Computer Forensics, Mobile Forensics, Malware Forensics, Network Forensics e Image/Video Forensics. A tale scopo fornisce anche il necessario supporto tecnico alla Polizia e al Ministero pubblico.
Analisi criminale
Fornisce supporto nell’analisi tattica e si dedica all’analisi criminale operativa. In questo contesto si occupa segnatamente della chiarificazione di dossier complessi, della redazione di schemi temporali e relazionali, nonché del trattamento di dati e tabulati telefonici a supporto degli e delle inquirenti, sia nell’ambito di inchieste penali sia in attività investigative di polizia. Il Ticino, nel 1997, è stato tra i primi Cantoni svizzeri a istituire un servizio d’analisi criminale operativa.
OSINT (Open Source INTellingece) e SOCMINT (SOCial Media INTelligence) sono ormai termini comuni, entrati di prepotenza nella quotidianità delle attività investigative. Oggigiorno si è sempre più chiamati, soprattutto nelle fasi preliminari d’inchiesta, a dover stilare profili personali attraverso la mera raccolta d’informazioni pubbliche, liberamente accessibili in Internet. Non ancora definita indispensabile, è un’operazione che talvolta richiede del tempo, ma che spesso permette di raccogliere celermente informazioni utili ai fini d’inchiesta. In contesti investigativi d’urgenza, laddove l’eccezionalità dell’evento lo richiede, oppure nel contesto di attività particolari d’indagine, questa attività d’esplorazione permette di orientare le attività di polizia.
Misure tecniche di sorveglianza (MTS)
Il gruppo fornisce supporto ai colleghi e alle colleghe nel campo delle intercettazioni telematiche e amministra, a livello cantonale, gli applicativi a esse associati. Negli ultimi anni questo settore, fondamentale nelle indagini, ha vissuto una considerevole trasformazione, di pari passo con le sempre più complesse evoluzioni tecnologiche. Accertamenti tecnici e sistemi d’intercettazione sono ormai da tempo all’ordine del giorno; le molteplici possibilità di accertamento e d’intercettazione forniscono fondamentali informazioni sia nel contesto d’inchiesta sia in occasione di ricerche d’urgenza atte a ritrovare persone scomparse.
Le attività investigative concernenti la criminalità informatica necessitano di un continuo e costante aggiornamento che presuppone anche una fattiva collaborazione tra le varie forze dell’ordine. Per questo motivo i collaboratori e le collaboratrici della SATI partecipano di frequente a gruppi di lavoro, riunioni operative e convegni cantonali, nazionali e internazionali.
Ulteriori informazioni possono essere reperite visitando il sito www.cybersicuro.ch, in particolare la pagina dedicata ai link utili.
La Sezione indagini e operazioni particolari (SIOP) sviluppa informazioni ed effettua inchieste di Polizia giudiziaria prevalentemente nell’ambito della criminalità strutturata e diversificata, per il contrasto della quale è necessario garantire una continuità investigativa.
Ritenuta la particolarità degli ambiti d’attività e dunque la conseguente multidisciplinarietà sia investigativa che operativa, i e le componenti della SIOP dispongono di diverse esperienze specialistiche maturate nei vari ambiti della Polizia cantonale. Nel contesto delle attività quotidiane gli e le agenti intrattengono strette relazioni con partner istituzionali cantonali, nazionali e internazionali, nonché con preposti enti esterni.
All’interno della SIOP sono organicamente integrate le competenze investigative del gruppo TESEU in ambito della tratta di esseri umani, del promovimento della prostituzione, del traffico di migranti e del caporalato. Sono inoltre di sua competenza il monitoraggio e il controllo nell’ambiente a luci rosse, le azioni di contrasto al fenomeno alla prostituzione illegale, nonché gli oneri amministrativi derivanti dall’applicazione delle disposizioni di legge, nella fattispecie della Legge cantonale sulla prostituzione e del relativo Regolamento.
Gli e le agenti TESEU possiedono una sensibilità in ambito di aiuto e assistenza alle vittime di reato e si avvalgono puntualmente dell’aiuto fornito dai preposti enti sociali.
L’attività del gruppo TESEU avviene a stretto e regolare contatto con i servizi dedicati alla socialità e alla sanità dell’Amministrazione cantonale e con organizzazioni non governative (ONG) riconosciute quali enti designati in ambito di prevenzione, assistenza sanitaria e sociale. In tal senso e nell’ottica di un approccio integrato e multidisciplinare alla tematica, TESEU coordina la tavola rotonda ticinese di lotta e prevenzione alla tratta di esseri umani.