Rilevazione dei bisogni e delle priorità di intervento nell’ambito delle attività di sostegno alle famiglie: nidi dell’infanzia, micro-nidi, centri extrascolastici e famiglie diurne
La Legge per le famiglie sancisce che, al fine di garantire un’adeguata risposta ai bisogni delle famiglie e un’equa distribuzione sul territorio dei nidi dell’infanzia, dei micro-nidi e dei centri che organizzano attività extrascolastiche, il Consiglio di Stato, in collaborazione con i Comuni, rileva i bisogni esistenti e fissa l’ordine di priorità degli interventi da sostenere.
La rilevazione dei bisogni e la pianificazione nel settore dell’accudimento all’infanzia vengono elaborate su base quadriennale. Il documento in oggetto copre il periodo 2025-2028, con un’estensione del completamento dell’offerta al 2029, ritenute alcune incognite di carattere finanziario e/o dei ritardi nella realizzazione dei nuovi posti.
Che funzione ha il documento?
Il documento ha la funzione di:
- analizzare e pianificare in modo scientifico e strutturato le prestazioni di sostegno alle famiglie per favorire la conciliabilità tra famiglia e lavoro;
- determinare il numero di posti mancanti e quelli da realizzare nei servizi di accudimento (nidi, micro-nidi e centri extrascolastici);
- sviluppare il settore dell’accoglienza extrafamiliare per garantire formazione e benessere dei bambini (Early Child Development) e promuovere la partecipazione e il benessere collettivo (Welfare community);
- identificare le lacune nell’offerta attuale e pianificare gli interventi a livello regionale e sulla base di criteri di priorità tenendo conto delle esigenze delle famiglie e delle risorse finanziarie disponibili.
Il valore aggiunto di questo documento consiste nell’aver saputo integrare dati quantitativi e riflessioni qualitative, offrendo una base solida per orientare lo sviluppo del settore tenendo conto della complessità dei vari bisogni. Considerare non solo il numero di posti disponibili e la necessità di crearne degli ulteriori, ma anche la qualità dell’accoglienza, la formazione del personale, l’inclusione e la collaborazione tra servizi permette di rispondere in modo più efficace e sostenibile ai bisogni dei bambini, delle famiglie e degli attori che operano nel settore dell’accoglienza extrafamiliare. L’approccio qualitativo consente di individuare criticità e margini di miglioramento che non emergerebbero da una mera analisi quantitativa, promuovendo così un’evoluzione costante del sistema in termini di accessibilità, equità e benessere collettivo.
Quali sono i Principi di base della pianificazione?
La pianificazione si fonda su quattro principi chiave:
- territorialità-prossimità: diffusione capillare dei servizi su tutto il territorio per favorire la fruizione e soddisfare la domanda in tutti i distretti e fasce d’età;
- qualità: miglioramento della qualità organizzativa e socio-pedagogica delle strutture, formazione continua del personale, attenzione a sicurezza, salute, inclusione di bambini con bisogni educativi particolari;
- accessibilità finanziaria: accesso ai servizi facilitato da aiuti finanziari e da una maggiore flessibilità e adattabilità dei servizi ai diversi modelli lavorativi;
- attrattività: miglioramento delle condizioni di finanziamento e lavorative del settore.
Quali sono i risultati della pianificazione?
Per il quadriennio 2025-2028, con estensione al 2029, è riconosciuto un fabbisogno supplementare, escluse le iniziative già annunciate e in fase di realizzazione, di 145 nuovi posti per l’età pre-scolastica (nidi dell’infanzia, micro-nidi) e di 300 nuovi posti per la fascia scolastica (centri extrascolastici).