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Negli ultimi anni, il mercato del tabacco è diventato molto creativo, proponendo sempre nuovi prodotti e innovazioni tecnologiche. Anche le abitudini di acquisto e consumo stanno cambiando, soprattutto tra i più giovani. Tra i prodotti emergenti vi sono, in particolare, le sigarette elettroniche, le Puff Bar e i prodotti a tabacco riscaldato.
La sigaretta elettronica, o e-cig, è un dispositivo che scalda dei liquidi a bassa temperatura (ca. 18-25° C) vaporizzandoli e permettendone quindi l’inalazione. Questi liquidi sono composti da glicole propilenico, acqua, aromi e, spesso, nicotina.
Nel 2008-2009, la prima generazione di e-cig imitava la classica sigaretta di tabacco e molti fumatori hanno visto in questi prodotti un ausilio per smettere di fumare. La realtà mostra che buona parte dei fumatori consuma entrambi prodotti.
Dopo le prime e-cig, il mercato si è rivolto ai più giovani con le POD MOD (2015) per poi arrivare alle più recenti Puff Bar, immesse sul mercato svizzero nel 2020 circa. Queste e-cig usa e getta risultano molto attrattive per gli adolescenti, ma anche per i bambini, poiché economiche, disponibili in vari colori e aromi accattivanti (frutta, cola, zucchero filato) e facilmente reperibili. Sono sottili come chiavette USB, non fanno fumo e possono quindi essere usate facilmente anche in luoghi affollati o di nascosto. Al di là dell’apparenza innocua per aromi e colori, possono contenere elevate quantità di nicotina con il rischio di generare una rapida dipendenza.
Con la modifica della legge, la vendita ai minorenni di questi prodotti è vietata. Bisogna però ricordare che gran parte di questi prodotti vengono acquistati online e la loro pubblicità è molto diffusa sui canali social.
I dispositivi a tabacco riscaldato funzionano inserendo una sigaretta di formato ridotto all’interno di un apparecchio che, a differenza delle sigarette tradizionali, non brucia il tabacco ma lo riscalda a temperature che possono raggiungere 330° C. La mancata combustione del tabacco sembrerebbe renderli meno pericolosi delle sigarette tradizionali; tuttavia, i dati scientifici a sostegno di questa tesi sono limitati e non permettono di trarre conclusioni affidabili, in particolare rispetto agli effetti sulla salute a medio e lungo termine.
È comprovato, tuttavia, che il consumo regolare di tabacco, in qualsiasi forma, è sempre nocivo per la salute e che non esiste una soglia minima di assenza di rischio.