La Sezione forestale, in collaborazione con gli Enti locali, monitora da alcuni decenni una quindicina di movimenti di versante profondi caratterizzati da volumi importanti (da alcune centinaia di migliaia a diversi milioni di m3) e da fasi di accelerazione.
Accanto a questi dissesti di grande dimensione circa venti fenomeni geologici più locali sono tenuti sotto controllo.
Il monitoraggio dei movimenti franosi riscontrabili sul territorio cantonale può essere suddiviso in due grosse tipologie di controllo:
- monitoraggio di tipo manuale: misure ad intervalli medio-lunghi, in genere 1 o 2 volte all’anno, eseguite direttamente sul posto se sono presenti fessure, oppure ricorrendo a misure geodetiche tramite strumenti come teodolite o GPS. Si applicano a movimenti di versante che non costituiscono una minaccia diretta per abitati o vie di comunicazione oppure che sono caratterizzati da un’attività modesta (pochi centimetri all’anno);
- monitoraggio di tipo automatico: misure in continuo degli spostamenti o di altri parametri attraverso strumenti installati direttamente all’interno di fessure (estensimetri) o posati di fronte al versante instabile (teodoliti robotizzati che permettono una misura di vaste porzioni di territorio) o altro (piezometri, misuratori di sorgenti, ...). Si applicano a movimenti di versante che costituiscono una minaccia diretta a zone abitate o a vie di comunicazione importanti. Questi sistemi hanno il vantaggio di essere autonomi e consentono l’invio automatico di allarmi qualora i movimenti superano determinate soglie.