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La scuola elementare già realizza attività didattiche in forme diverse: si
tratta di potenziarequestediversificazioni inmododa fornire agli allievi la
modalità didattica più idonea affinché si impegnino nel lavoro e raggiun-
gano al meglio gli obiettivi. In certe occasioni è possibile che l’attività sia
svolta in gruppi ridotti o all’inverso unendo più gruppi, sezioni o classi. Il
gruppo in cui lavora l’allievo può essere quindi per così dire“a geometria
variabile”.Nel secondo biennio di scuolamedia, in circostanze particolari
èpossibile immaginare lo svolgimentodi attività in grandi gruppi composti
di più classi, attraverso puntuali presentazioni plenarie tipo “conferenze”,
in un’ottica di trasmissione classica del sapere.
b.Laboratori
Il laboratorioèuna dimensione in cui gli allievi si ritrovano a gruppi ridotti
e possono beneficiare di un tipo di attività maggiormente diversificata e
attenta alla dimensione formativa.
Questa forma didattica è già presente nella realtà scolastica a partire
dalla scuola dell’infanzia fino alla scuola media con i laboratori di italiano
e scienze naturali, e inmodo non istituzionalizzato per le altre discipline.
Trattandosi di esperienze utili e largamente apprezzate da docenti e al-
lievi, si immagina di estendere queste pratiche, generalizzandole e istitu-
zionalizzandole.
Nella scuoladell’infanziaedelementare il laboratoriopotrebbeessere im-
postato a piccoli o a grandi gruppi all’internodella stessa sezioneo classe,
o con gruppi di allievi di sezioni e classi diverse. Gli argomenti affrontati
nei laboratori potranno essere collegati con il progetto di classe. Il labo-
ratorio diventa così una sorta di luogo in cui avviene una progettazione
modellata a partiredal concettodi ricerca-azione.Un incoraggiamentodi
queste pratiche favorirà l’abitudine degli allievi ad avvicinarsi alle diverse
modalità di insegnamento e di apprendimento che ritroveranno in segui-
to alle scuolemedie, settorenel quale il laboratorio verrà esteso inmodo
istituzionalizzato anche ad altre materie rispetto alla situazione attuale.
Non va inoltre esclusa a priori la possibilità che la gestione della classe
nella scuola elementare, in particolare nel secondo ciclo, possa parzial-
menteessere affidata a piùdocenti, a favoredi una prima specializzazione
dell’insegnamento.
Si ipotizza inoltre la possibilità di proporre laboratori interdisciplinari, che
abbinino la riflessione comune attorno a più discipline allo sviluppo di
competenze trasversali. Di certo i laboratori, caratterizzati da gruppi ri-
dotti di allievi, comporteranno dei costi. Si tratta tuttavia di una forma
didattica irrinunciabile, che dovrà far parte integrante della griglia oraria:
siamo fermamente convinti della sua efficacia,pertanto essa nonpuò che
essere intesa come una forma di investimento nella scuola.