La terza fase, denominata «Kill the holy cow», prevede due distinti momenti: un lavoro di gruppo e un momento di condivisione in sessione plenaria. Ai partecipanti è stato chiesto di individuare i fattori limitanti (le cosiddette «vacche sacre») nella sfera della democrazia, della governance e dell’impegno comunitario del Cantone nei prossimi 20 anni, allo scopo di affrontarli, ridurli ed eliminarli.
Di seguito, è elencata una sintesi degli elementi emersi in sessione plenaria, a volte anche in chiave volutamente provocatoria:
- Visione dell’impegno comunitario come sacrificio, anziché come arricchimento personale
- Esclusione degli stranieri dalla vita politica e basso coinvolgimento degli stranieri nelle attività di volontariato
- Impossibilità di parlare dei doveri e delle responsabilità individuali, e predominio assoluto dei diritti (e delle pretese)
- Enfasi sull’equilibrio di bilancio, in particolare a breve termine
- Assenza di criteri per valutare la qualità delle politiche pubbliche
- «Dipartimentalismo» e mancanza di una visione condivisa da comunicare
- Mancanza di formazione (strutturata e certificata) e mentoring per i politici eletti
- Scarsa attenzione all’«architettura» dei sistemi decisionali
- Soglie di sbarramento troppo basse per i meccanismi della democrazia diretta (diritti popolari)
- Predominio del pensiero a breve termine
- Prevalenza della maggioranza (deformazione democratica)