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Valori: da… insegnare attitudini e valori, a… incoraggiare a chiarire i propri

21 ottobre 2023

Sedicesima Giornata ESS

Che cosa ci spinge ad agire per affrontare le importanti sfide che ci attendono? Come si può porre la scuola in un contesto ricco di cambiamenti che la nostra società dovrà affrontare nei prossimi anni dando delle risposte efficaci e solidali? È sufficiente fornire dei saperi?

L’evento di formazione è organizzato da éducation21, DFA, Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport (DECS) e dal Dipartimento del territorio (DT).

Saluto iniziale

  • Franco Gervasoni, direttore generale SUPSI
  • Alberto Piatti, direttore DFA-SUPSI
  • Klára Sokol, direttrice della fondazione éducation21
  • Marina Carobbio Guscetti, consigliera di stato, Direttrice DECS

Quanto incidono le scelte personali nell’orientamento della società?

Il ruolo dei "valori" nella creazione di una società sostenibile

Fra le sfide globali importanti che la nostra società è chiamata ad affrontare vi è quella legata ai cambiamenti climatici. La scienza è chiara: se l'Accordo di Parigi non sarà rispettato al più presto, ci aspetta un aumento termico globale fino a 5 gradi entro fine secolo, eventi estremi più frequenti, perdite di produzione agricola, danni a persone e infrastrutture e migrazioni. Nonostante la grave minaccia che incombe, le nostre società sembrano reagire solo molto lentamente ed in modo insufficiente. Parallelamente, però, si assiste all’aumento del numero di persone che lasciano il proprio posto di lavoro in contrasto con la politica climatica del proprio datore di lavoro, si tratta del cosiddetto "climate quitting". Cosa spinge queste persone ad abbandonare il proprio posto di lavoro? Bastano le conoscenze scientifiche per spingerci ad agire o ci vuole altro? Che ruolo svolgono i "valori personali"? Quanto influiscono sulle nostre scelte e quanto sono importanti per la creazione di una società sostenibile? Questi ed altri aspetti verranno affrontati nel webinar grazie a due ospiti d’eccezione.

Moderatrice

  • Michela Bazzi, ingegnere civile e ambientale e docente SUPSI

Relatore e relatrice

  • Francesca Coin, sociologa, ricercatrice SUPSI, docente universitaria e autrice del libro “Le grandi dimissioni. Il nuovo rifiuto del lavoro e il tempo di riprenderci la vita” (Einaudi 2023)
  • Luca Mercalli, climatologo, divulgatore scientifico, direttore della rivista Nimbus, presidente della Società Meteorologica Italiana e autore di numerosi libri

I valori dello sviluppo. La ESS dalla conoscenza alla responsabilità

Portare l’attenzione sui valori all’interno dell’ESS fa sorgere alcune domandi cruciali: quali valori presuppone l’ESS, è possibile insegnarli salvaguardando la libertà di ognuno?
Riflettere sul rapporto tra valori capaci di orientare l’agire dell’uomo e virtù, intese come forza che lo sostiene permette di comprendere quanto il tema sia concreto e decisivo. Sperimentata l’inefficacia di una “semplice infarinatura o indottrinamento sui temi della sostenibilità” (PdS della scuola dell’obbligo, p. 38) insegnare i valori e attraverso i valori è una possibile via verso una “educazione a un senso comune di responsabilità”. La realizzazione di tale educazione non potrà che partire dalla realtà di una società culturalmente complessa e ricca di riferimenti a volte contrastanti Verrà quindi proposto un approccio metodologico generale che possa tener conto dei “valori in gioco” nella ESS.

  • Alberto Palese, esperto per l’insegnamento delle religioni nella scuola media e aggiunto alla caposezione - Sezione Insegnamento Medio/DECS ed

Quali valori e quali strategie per la difesa del clima e la soluzione dei problemi ambientali?"

Gli attivisti per il clima conducono azioni eclatanti in Europa, soprattutto Germania, Francia, Italia e Svizzera. Quali valori guidano le azioni di chi sostiene e pratica queste forme di protesta e di lotta? A quali valori si ispira chi si oppone a queste modalità di protesta e di azione?
Lo chiariscono in un dibattito quattro studenti universitari: Antonio Martignoni e Manu Cristini (Pro), Asia Ponti e Leonardo Ruinelli (Contro).

L’atelier è suddiviso in tre momenti:

  1. il dibattito;
  2. la discussione con il pubblico, in cui approfondire informazioni e argomenti dibattuti;
  3. le ragioni per portare in classe il dibattito, uno strumento pedagogico-didattico strutturato ma duttile, che consente ai giovani di diventare protagonisti della loro crescita personale, aiutandoli anche nella riflessione sui valori, acquisendo conoscenze e competenze, affrontando svariate tematiche sociali, politiche, ambientali, etiche.

Relatore

  • Chino Sonzogni, responsabile del progetto "La gioventù dibatte" per la Svizzera italiana