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Piano di intervento

La vicinanza della malattia al Ticino ha reso necessaria la costituzione di un gruppo di lavoro che ha elaborato un concetto di lotta cantonale descritto nel "Manuale operativo per la gestione della Peste Suina Africana nei suini domestici e nei cinghiali in libertà in Canton Ticino". Al gruppo di lavoro, coordinato dall'Ufficio del veterinario cantonale (UVC) partecipano l'Ufficio caccia e pesca (UCP), il Laboratorio cantonale (LC), la Sezione dell'agricoltura (SA), la Sezione forestale (SF), la Sezione protezione aria, acqua e suolo (SPAAS), la Sezione del militare e della protezione della popolazione (SMPP), la Protezione civile (PCi), la Federazione dei cacciatori ticinesi (FCTI) e l'Unione dei contadini ticinesi (UCT).

Fase di prevenzione

Questa fase vede l’attuazione dei provvedimenti per minimizzare il rischio di introduzione della malattia sul territorio quali l’informazione alla popolazione, la sorveglianza passiva (ricerca del virus o degli anticorpi nelle carcasse di cinghiale), il corretto smaltimento di scarti alimentari di prodotti e sottoprodotti di carni suine non cotte, la riduzione della popolazione di cinghiali e il censimento dei detentori di suini.

In questa fase, ma anche in quella di lotta, è di fondamentale importanza il coinvolgimento dei cacciatori e delle aziende forestali. Inoltre, si collabora con la Comunità di Lavoro Regio Insubrica nell’ottica di prevenzione e gestione degli eventuali casi a ridosso del confine.

Per quanto concerne i suini domestici è stato sviluppato da tempo il Progetto MAC per la lotta alla malattia negli animali domestici.

Fase di intervento

La fase di intervento, a seguito del rilevamento del virus nei cinghiali, prevede la limitazione della propagazione della malattia e la sua eradicazione.

Questo avviene delimitando l’area interessata, inizialmente con una zona di sequestro iniziale (fase di lotta 1) e successivamente con una zona di controllo (zona centrale e zona cuscinetto) e una zona di osservazione (fase di lotta 2).

In queste zone sono previste delle misure per impedire o limitare l’entrata di cacciatori, forestali, escursionisti, ecc. onde evitare le contaminazioni e il disturbo dei cinghiali e per permettere la ricerca delle carcasse, il loro smaltimento e il ripristino ambientale nel rispetto delle procedure di biosicurezza. L’analisi delle carcasse consente di aggiornare regolarmente i dati epidemiologici permettendo di calibrare la grandezza dell’area delimitata e le misure imposte.

Dipartimento della sanità e della socialità 

Ufficio del veterinario cantonale

VIa Dogana 16
6501 Bellinzona

tel. +41 91 814 41 08
pestesuina@ti.ch