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Processo di compostaggio

Il compostaggio è un processo biologico aerobico controllato dall’uomo che porta alla produzione di una miscela di sostanze umificate (il compost) a partire da residui vegetali sia verdi che legnosi mediante l’azione di batteri e funghi.

Il compostaggio consente una mineralizzazione delle componenti organiche maggiormente degradabili (processo definito anche come “stabilizzazione” della sostanza organica) e l’igienizzazione per pastorizzazione della massa (Piano di gestione dei rifiuti del cantone Ticino).

Nella loro prima fase di trasformazione gli scarti vegetali triturati incominciano una fermentazione calda dovuta alla presenza di batteri e funghi.

Durante questa prima fase che dura ca 4 settimane i cumuli possono raggiungere temperature anche di 75°C devono restare molto umidi (per permettere ai batteri di lavorare ed evitare che l’ammonio si volatilizzi) e devono essere rivoltati spesso per garantire che vi sia un apporto di ossigeno sufficiente e che l’intera massa di scarti vegetali si sottoposta alle alte temperature.

L’igenizzazione dovuta alla temperatura di fermentazione “ripulisce” il compost da numerosi agenti patogeni (funghi e insetti) indesiderati e diminuisce la vitalità dei semi di numerose malerbe.

Dopo la prima fase “calda” in cui si trasformano principalmente le parti verdi degli scarti vegetali segue una fase “fredda” dove le temperature restano tra 20 e 30°C.

In questa seconda fase incomincia un abbattimento della cellulosa e la trasformazione in nitrati degli scarti vegetali mineralizzati.

Compost fresco: dopo 2-4 mesi il compost è ancora in corso di trasformazione biologica.

È un prodotto ricco di sostanze fertilizzanti che può già essere utilizzato come fertilizzante in agricoltura.

Bisogna tuttavia fare attenzione al contenuto in sostanze legnose che decomponendosi in campo possono ancora “rubare” azoto invecie di renderlo disponibile perl le piante.

A seconda delle colture può inoltre essere troppo forte per semi appena germinati o trapianti che ne soffrirebbero.

Compost pronto: dopo 5-8 mesi il compost è relativamente stabile e la fermentazione non produce più calore.

A causa delle trasformazioni più lente ha un effetto fertilizzante minore ma può essere utilizzato in giardino e nell’orto anche poco prima di semine o trapianti.

Compost maturo: a partire da un’età di 12 mesi il compost può essere considerato maturo.

Non ha molto effetto concimante ma presenta caratteristiche fisiche e una stabilità tali che ne consentano il contatto diretto con radici e semi anche in periodi delicati.

Questo compost è l’deale per la creazione di terricci da semina e per le piante in vaso.

Oltre al grado di maturazione del compost vi sono tutta una serie di parametri fisici importanti ed un controllo accurato della presenza di sostanze indesiderate (metalli pesanti, sostanze inquinanti) a questo scopo si effettuano periodicamente delle analisi di laboratori specializzati e certificati.