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Storia

Il vivaio forestale cantonale è un’azienda cantonale nata nel 1960 che produce piante forestali di provenienza autoctona impiegati per interventi forestali, rinaturazioni ed interventi di ingegneria naturalistica sia nell’ambito pubblico che quello privato.

La nascita del vivaio forestale cantonale è legata alla comparsa in Ticino della malattia del cancro corticale del castagno (Chryphonectria parasitica) intorno al 1948, che mette in allarme autorità e tecnici.

Per far fronte a questa situazione il Servizio forestale cantonale e l’Istituto federale di ricerche forestali di Birmensdorf, con il sostegno dei politici, decisero che l’eliminazione quasi totale delle selve castanili fosse solo una questione di tempo.

Nacquero così i progetti di risanamento pedemontano, che prevedevano tagli rasi d’intere zone coltivate a castagneto da frutto e con la messa a dimora di altre specie forestali, per buona parte autoctone.

Nel 1960 il Cantone decise di dotarsi di un proprio vivaio per la produzione delle piantine destinate alle nuove piantagioni di cui sono ancora evidenti i primi progetti di risanamento in Valle di Muggio e nella zona del Monte Ceneri.

L’ubicazione del vivaio scelta a Lattecaldo, frazione di Morbio Superiore prometteva numerosi vantaggi:

  • la presenza in Valle di Muggio di almeno quattro grossi progetti di risanamento pedemontano e quindi un bacino di vendita di piante “fuori dalla porta di casa”;
  • alla quota di 600 m s.l.m., ideale per la produzione sia di piante per le alte quote che le specie della fascia collinare;
  • l’esposizione nord-nord ovest, più umida con climi più costanti ed inverni più lunghi, necessari ad allungare il periodo di estrazione e vendita delle piante a radice nuda;
  • alla disponibilità del sedime, fino ad allora proprietà del Patriziato di Morbio Superiore e di alcuni proprietari privati.

Il vivaio cantonale, come lo conosciamo oggi, si estende su una superficie di ca 5 ha suddivisi in 17 campi e una piazza di compostaggio in grado di lavorare 500 ton/anno di scarti vegetali.