L'energia geotermica è il calore immagazzinato nel sottosuolo. Il calore proviene dal decadimento dei radioisotopi naturali nelle rocce della crosta terrestre e dallo scambio di calore con le parti più profonde della terra. Il termine “energia geotermica” deriva dal greco “geo” (terra) e “thermos” (caldo).
Oltre il 99% della terra ha una temperatura superiore a 1'000° C. Solo un millesimo della massa terrestre, i 3 km più superficiali, è più freddo di 100° C.
In Europa centrale, ad una profondità di 10 - 20 metri, la temperatura è di circa 12° C. Fino a questa profondità il clima influenza la temperatura della crosta terrestre. Negli strati più profondi entrano in gioco le leggi geotermiche, per cui ogni 33 metri la temperatura aumenta in media di circa 1°C.
L’utilizzo più comune è quello di estrarre l’energia geotermica e usarla per il riscaldamento e la produzione di acqua sanitaria in connessione con una pompa di calore.
Le sonde geotermiche con sistemi che funzionano a basse temperature rappresentano l’applicazione più comune nel Cantone Ticino: le sonde sono degli scambiatori di calore verticali a circuito chiuso (lunghezza tipica di 50-200 m), inseriti in un carotaggio.
I sistemi a circuito chiuso nel sottosuolo agiscono come scambiatore di calore: nei tubi circola un liquido termico, generalmente una miscela d’acqua, antigelo e additivi.
Una volta inserito il circuito nel foro, lo spazio vuoto viene riempito con una miscela di argilla e cemento che dopo l’indurimento forma un mantello permanente intorno alla sonda.