Vai al contenuto principale Vai alla ricerca

Corretta gestione del suolo sui cantieri

Per una corretta lavorazione del terreno durante la fase di costruzione, i principi generali da rispettare sono i seguenti:

  • Pianificazione dei lavori di sterro.
  • Manipolazione e transito sul suolo tenendo conto delle sue caratteristiche fisiche e dell’umidità onde evitarne il compattamento e l’erosione. Dati in continuo dell’umidità del suolo presso Stabio e Cadenazzo sono disponibili sul sito tematico dell'Osservatorio ambientale della Svizzera italiana (OASI).
  • Asporto e deposito separato degli orizzonti A e B e secondo il grado di inquinamento (chimico e biologico) del materiale di sterro.
  • Rispetto delle altezze dei depositi temporanei.
  • Valorizzazione del suolo asportato: riutilizzo sul posto o nelle immediate vicinanze, piattaforma BoMa.
  • Rinverdimento tempestivo del suolo a fine lavori.

Nel caso in cui il suolo fosse contaminato da specie neofite invasive elencate nell’allegato 2.1 dell’Ordinanza sull’emissione deliberata nell’ambiente (OEDA) esso va manipolato con particolari accorgimenti per contrastare la diffusione di tali specie.

Lo stesso vale nel caso di una contaminazione chimica con sostanze organiche e inorganiche: il suolo dovrà essere sottoposto a un controllo analitico della sua qualità per definirne le modalità di riciclo o di smaltimento.

Per la realizzazione di progetti rilevanti durante le fasi di cantiere è essenziale la presenza di un accompagnatore ambientale (AAL) che ha il compito di seguire i lavori e di accertare che essi vengano eseguiti in maniera corretta e rispettosa delle condizioni imposte dalla legislazione vigente.

Pubblicazioni utili

Ulteriori informazioni