Tema in votazione - Iniziativa popolare “Per cure sociosanitarie e prestazioni socioeducative di qualità”
Votazione cantonale del 15 giugno 2025
Spiegazioni
Questa pagina dà alcune informazioni
sulle votazioni cantonali del 15 giugno 2025.
Alle votazioni cantonali si chiede di votare sì oppure no.
Questa pagina spiega anche le opinioni
- di chi invita a votare sì
- di chi invita a votare no.
Nuova legge per migliorare le cure e i servizi sociali
Un gruppo di persone
ha fatto una proposta di legge
per migliorare le cure e i servizi sociali.
Questa proposta si chiama “iniziativa popolare”,
perché è un’idea che viene dal popolo.
Questa iniziativa popolare
ha raccolto più di 10 mila firme.
Ogni firma è di una persona
che è d’accordo con questa proposta.
Il 15 giugno tutti i ticinesi
devono votare su questa proposta.
Questa iniziativa ha un nome lungo:
“Per cure sociosanitarie e prestazioni socioeducative di qualità”.
Le cure sociosanitarie
sono quelle che si fanno ad esempio
negli ospedali o nelle case per anziani.
Le prestazioni socioeducative
aiutano le persone in difficoltà
a crescere e a entrare nella società,
per esempio nel mondo del lavoro.
Cosa chiede questa iniziativa?
Chiede di creare una nuova legge.
Una legge per migliorare i servizi che aiutano:
- le persone malate,
- le persone anziane,
- le persone con difficoltà.
Una nuova legge per tante organizzazioni e strutture, per esempio:
- ospedali e cliniche,
- servizi di ambulanza,
- case per anziani,
- centri diurni per persone in difficoltà,
- servizi di assistenza e cure a domicilio,
- centri extrascolastici,
cioè quelli che accolgono i bambini fuori dall’orario di scuola, - servizi socioeducativi,
cioè quelli che aiutano bambini, ragazzi e adulti con bisogni speciali, - strutture gestite direttamente dal Cantone.
La nuova legge vuole:
- dire bene cosa devono fare il Cantone e i Comuni,
- decidere regole chiare
per le persone che lavorano in queste strutture, - scrivere in modo chiaro i diritti di pazienti e utenti,
- spiegare come controllare la qualità del lavoro
fatto da queste strutture,
Controllare la qualità del lavoro
vuol dire ad esempio controllare che:
- il lavoro sia fatto bene,
- che le persone curate sono trattate bene,
- che chi lavora è pagato giusto
e non lavora troppe ore, - creare uno o più uffici di mediazione.
Gli uffici di mediazione
sono dei luoghi dove pazienti, familiari o rappresentanti legali
possono chiedere aiuto se qualcosa non funziona.
La legge propone anche di creare un gruppo di persone
che controlla tutto il settore.
In questo gruppo ci sarebbero persone
che fanno parte del Gran Consiglio.
Questo gruppo di persone si chiamerebbe
“Commissione parlamentare”.
Il Gran Consiglio è il Parlamento del Cantone Ticino.
Il Gran Consiglio è composto da 90 persone.
Chi ha proposto questa legge,
dice che è importante perché:
- dice quali sono le regole per le persone
che lavorano nelle cure e nell’aiuto alle persone, - fa diventare questo lavoro più interessante.
così più persone vorranno farlo; - aiuta a capire quanti lavoratori servono davvero,
- protegge in modo chiaro e sicuro
i diritti delle persone che lavorano o che sono curate o aiutate, - crea nuovi uffici di mediazione
o migliora quelli che ci sono già, - controlla la qualità delle organizzazioni
che offrono le cure e l’aiuto alle persone.
Ad esempio come si fa già con l’Ente Ospedaliero Cantonale.
L’Ente Ospedaliero Cantonale è l’ente pubblico
che gestisce gli ospedali del Cantone.
Perché votare SÌ
Un sindacato ha poposto questa iniziativa popolare.
Un sindacato è un gruppo di persone
che difende il benessere delle persone che lavorano.
Questo sindacato si chiama VPOD Ticino
ed è il sindacato che difende il benessere delle persone
che lavorano nel settore delle cure e dell’aiuto alle persone.
Questo sindacato ha proposto questa iniziativa popolare nel 2022,
due anni dopo l’arrivo del Coronavirus.
Il Coronavirus si è diffuso in tutto il mondo
e ha creato una “pandemia”.
Durante la pandemia
tante persone hanno ringraziato chi lavora nei servizi di cura e di aiuto.
L’iniziativa vuole:
- migliorare le condizioni di lavoro
nel settore sociosanitario e socioeducativo, - dare servizi di qualità a pazienti, utenti e alle loro famiglie.
Chi ha creato l’iniziativa
vuole ricordare che questo settore è molto importante
per il benessere di tutte le persone.
Chi ha creato l’iniziativa
dice che oggi in Ticino
ci sono molti problemi nelle cure e nell’aiuto alle persone.
Per esempio, molte persone che lavorano in questo settore:
- hanno troppo lavoro,
- fanno turni lunghi,
- fanno fatica a lavorare e avere una vita privata,
cioè a fare delle cose con gli amici o con la famiglia
quando non lavorano.
Per questi motivi,
tante persone decidono di cambiare lavoro.
Quando tante persone cambiano lavoro
mancano lavoratori, come ad esempio infermieri ed educatori.
Quando mancano i lavoratori
non si può lavorare bene.
L’iniziativa propone quindi di creare una «legge quadro».
Una legge quadro è una legge generale
che vale per tutto il settore delle cure e dell’aiuto alle persone,
sia pubblico sia privato.
Questa legge quadro definisce:
- regole chiare e uguali per tutti,
- regole ad esempio sugli orari e sullo stipendio
che aiutano i lavoratori a non cambiare lavoro, - regole sulle pause, sulle vacanze,
sul numero di persone che ognuno deve curare
per riuscire a lavorare bene e senza stress.
Se il lavoro è troppo,
i lavoratori non riescono più a lavorare
sia con il corpo che con la mente.
Con queste regole
più persone continueranno a lavorare nel settore
e più giovani vorranno fare questi lavori.
Le cure e l’aiuto alle persone saranno quindi migliori.
L’iniziativa vuole anche difendere i diritti di pazienti e utenti.
L’iniziativa propone di:
- scrivere in modo chiaro i diritti delle persone curate e assistite,
- controllare la qualità dei servizi con esperti indipendenti,
- ascoltare cosa dicono i pazienti
e gli utenti sulle cure ricevute, - creare uffici di mediazione gratuiti
per risolvere bene e velocemente
i problemi tra le famiglie e le strutture.
Queste cose aiutano a proteggere le persone più fragili.
L’iniziativa riguarda tutti.
Quando le cure e l’aiuto alle persone funzionano bene
tutti stanno meglio e si dicono cosa non va bene.
Queste regole sono molto importanti
per aiutare le persone che invecchiano
e che hanno bisogno di tanti aiuti diversi.
Se questa iniziativa sarà accettata
il Governo del Cantone Ticino
dovrà fare i cambiamenti che l’iniziativa chiede
parlando e lavorando con chi decide,
con chi lavora e con chi riceve le cure.
Perché votare NO
Chi dice di votare no
pensa che questa iniziativa non migliora
il settore delle cure e dell’aiuto alle persone.
Chi dice di votare no
pensa che questa iniziativa ha troppe regole.
Il Governo e il Gran Consiglio
pensano che questa iniziativa non rispetta le differenze dei diversi lavori
che ci sono nelle cure e nell’aiuto alle persone.
Dicono che tante cose sono già decise da altre leggi.
Ogni lavoro ha le sue regole
e non si può usare una sola legge per tutti i lavori.
Pensano che il Governo e Gran Consiglio
non possono decidere tutte le regole,
come ad esempio gli orari di lavoro di ogni ospedale e clinica.
Pensano che le organizzazioni che ricevono i soldi dallo Stato
possono decidere alcune cose da soli.
Se i cittadini votano sì a questa iniziativa
il Cantone dovrà fare molti più controlli.
Se si cambiano le regole
per chi lavora nel settore delle cure e dell’aiuto alle persone
forse si dovranno cambiare anche le regole
per chi lavora per lo Stato,
come ad esempio i docenti e gli impiegati.
Chi dice di votare no
pensa che le regole sono già chiare.
Ci sono regole che valgono per tutte le persone
che lavorano in questi settori.
Queste regole si trovano
all’interno dei “contratti collettivi di lavoro”.
I contratti collettivi di lavoro
sono una lista di regole che valgono per tutti.
Chi dice di votare no
pensa che bisogna rispettare le differenze tra i lavori.
Chi dice di votare no
pensa che, con una sola regola per tutti,
il lavoro fatto fino ad adesso tra pubblico e privato non è importante.
Chi dice di votare no
pensa che l’inziativa
chiede tanti documenti e controlli
e toglie tempo per curare.
Chi dice di votare no
dice che nei diversi settori
il Cantone e i Comuni controllano già la qualità del lavoro.
Con questa legge
il controllo del Cantone e dei Comuni è uguale
a quello dei nuovi uffici di mediazione.
Gli uffici di mediazione sono dei posti dove pazienti,
familiari o rappresentanti legali
possono chiedere aiuto se qualcosa non funziona.
In certi casi la nuova legge va contro altre leggi che già esistono,
in Ticino o in Svizzera.
Ad esempio le leggi sui diritti dei pazienti
o sul controllo della qualità.
La nuova legge può quindi aumentare i costi per lo Stato
e creare confusione.
Il Consiglio di Stato è il Governo del Cantone Ticino.
Il Consiglio di Stato si sta già impegnando
a garantire la qualità dei servizi
e buone condizioni di lavoro per il personale.
Il Consiglio di Stato
pensa che è meglio fare interventi per i diversi lavori,
invece di fare una sola legge per tutti i lavori.
Alcuni esempi di interventi per i diversi lavori sono:
- il piano PROSAN 2021-2024
per migliorare il settore delle cure, - la Commissione etica indipendente nel settore della disabilità,
un gruppo di persone che valuta bene e con attenzione
le cose che funzionano
o che non funzionano nel settore dei disabili.
Il Consiglio di Stato pensa che questi interventi
sono più utili perché sono pensati
per le caratteristiche specifiche di ogni settore.
La domanda che figura sulla scheda:
Volete accettare l’iniziativa popolare del 15 giugno 2025 “Per cure sociosanitarie e prestazioni socioeducative di qualità?”
Voto in Gran Consiglio
24 SÌ
48 NO
0 Astensioni
Il Gran Consiglio ha detto no a questa inizativa.
Chi l’ha proposta non l’ha ritirata.
Il 15 giugno il popolo deve votare.