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Progetto di risoluzione

In data 5 giugno 2024 delle persone con disabilità, residenti in Ticino, scelte sulla base del criterio di rappresentatività, hanno partecipato alla prima sessione parlamentare cantonale delle persone con disabilità. E questo accogliendo l’invito della presidenza del Gran Consiglio, che ha esternato la volontà di tenere una sessione parlamentare specifica, nel corso della quale dibattere sui vari aspetti che toccano da vicino le realtà delle persone con disabilità.

La sessione è stata l’occasione non solo per approfondire diversi aspetti di reale influsso sull’inclusione delle persone con disabilità nella società ticinese, ma anche per approvare una lista di proposte politiche concrete. Proposte da indirizzare soprattutto al Gran Consiglio, al Consiglio di Stato e ai Municipi, volte al miglioramento dell’inclusione delle concittadine e dei concittadini con disabilità nei vari ambiti sociali.

La presente risoluzione riassume schematicamente gli ambiti al centro delle discussioni, e riporta le diverse proposte politiche concrete; alla commissione preparatoria della sessione cantonale è stato dato il mandato di tradurla in una o più petizioni. Il fil rouge, che accomuna le proposte, è la ferma volontà delle persone con disabilità residenti in Ticino di sentirsi incluse nella società, nonché di essere considerate per le loro capacità e qualità umane e, pertanto, non solo in relazione alla loro disabilità.

In questo ambito gli obiettivi da raggiungere, essenziali per il godimento della piena cittadinanza, possono essere così riassunti:

  • garanzia per tutti dell’esercizio autonomo, e senza ostacoli, del diritto di voto e di eleggibilità;
  • abbattimento di tutti gli ostacoli, affinché anche delle persone con disabilità possano raggiungere una partecipazione autodeterminata e paritaria alla vita politica;
  • riconoscimento del diritto delle persone con disabilità ad essere consultate in merito a tutte le decisioni politiche che le concernono, del diritto di partecipazione attiva al dibattito politico, come anche riconoscimento delle specifiche esperienze di vita di queste persone, in quanto esperienze fondamentali per affrontare tematiche che le riguardano.

A partire da questi obiettivi le proposte politiche concrete sono le seguenti:

Al Gran Consiglio

1.1. Sostenere attivamente, come Cantone Ticino, la concretizzazione del voto elettronico al di là della fase sperimentale (di cui all’art. 24 della Legge sui diritti politici).
1.2. Mantenere il principio di completezza e mantenere un alto standard di accessibilità alla documentazione politica cantonale e comunale per tutti i cittadini, soprattutto tramite i canali digitali.
1.3. Garantire l’accessibilità alle informazioni politiche in lingua facile e in lingua dei segni in maniera estesa e duratura.
1.4. Garantire l’accesso completo di tutti agli spazi fisici nei quali si svolge l’attività politica cantonale.

Al Consiglio di Stato

1.5. Partecipare attivamente, come Cantone Ticino, ai progetti pilota e alla fase di messa in atto del voto elettronico.
1.6. Garantire l’accessibilità completa alla documentazione politica del Governo e dell’Amministrazione cantonale per tutti i cittadini, soprattutto tramite i canali digitali.
1.7. Garantire l’accessibilità alle informazioni politiche emanate dal Governo e dall’Amministrazione cantonale in lingua facile e in lingua dei segni, in maniera estesa e duratura.

Ai Comuni

1.8. Partecipare attivamente, per la loro parte, ai progetti pilota e alla fase di messa in atto del voto elettronico.
1.9. Garantire l’accessibilità completa alla documentazione politica dei Comuni per tutti i cittadini, soprattutto tramite i canali digitali.
1.10. Garantire l’accessibilità alle informazioni politiche emanate dal Municipio e dalle amministrazioni comunali in lingua facile e in lingua dei segni in maniera estesa e duratura.
1.11. Garantire l’accesso completo di tutti agli spazi fisici nei quali si svolge l’attività politica comunale.

In questo ambito, molto importante per colmare i bisogni specifici delle persone con disabilità, e per permettere loro di essere cittadine e cittadini a pieno titolo, gli obiettivi da raggiungere possono essere così riassunti:

  • sostenere adeguatamente le persone con disabilità nelle transizioni dalla scuola alle formazioni postobbligatorie, come anche nell’accesso al mondo del lavoro;
  • potenziare l’accessibilità per tutti e senza ostacoli agli spazi pubblici, ai servizi aperti al pubblico e agli alloggi;
  • garantire sufficienti sostegni per una vita maggiormente autonoma e ricca di stimoli per le persone con disabilità;
  • garantire diagnosi, cure e accesso ad un sistema sanitario di qualità per tutti;
  • garantire risposte rapide e adeguate dall’Assicurazione invalidità e risposte rapide e procedure semplificate dalle prestazioni complementari;
  • migliorare e potenziare, per le persone con disabilità, l’accesso alla cultura e agli eventi sportivi.

A partire da questi obiettivi le proposte politiche concrete sono le seguenti:

Al Gran Consiglio

2.1. Garantire la disponibilità di adeguato personale specializzato nelle scuole per il sostegno dei giovani con disabilità, nei diversi passaggi di natura scolastica, nel passaggio dalla scuola alla formazione professionale, come anche per l'accesso al mondo del lavoro.
2.2. Approvare un piano per l’accesso senza discriminazioni delle persone con disabilità alle opportunità di lavoro nei settori pubblico e privato, con incentivi e obiettivi misurabili.
2.3. Definire un lasso di tempo ragionevole entro il quale tutti gli edifici e impianti destinati al pubblico di proprietà di Cantoni, Comuni e di altri Enti preposti a compiti cantonali o comunali (art. 30 cpv. 1 Legge edilizia) debbano imperativamente essere resi accessibili.
2.4. Adottare un piano per allargare la quota di alloggi accessibili alle persone con disabilità presente sul mercato;
2.5. Garantire sufficienti mezzi a tutte le attività che possono rendere più autonoma la vita delle persone con disabilità, e che aiutino le persone con disabilità più dipendenti, nonché i loro famigliari, a mantenere un’alta qualità della vita.

Al Consiglio di Stato

2.6. Portare a termine il progetto “Ripensare l’inclusione”, per un sempre miglior sostegno anche dei giovani con disabilità nei diversi passaggi di natura scolastica, nel passaggio dalla scuola alla formazione professionale, come anche per il loro avviamento al mondo del lavoro.
2.7. Mettere a punto un piano per l’accesso senza discriminazioni delle persone con disabilità alle opportunità di lavoro, nei settori pubblico e privato, con incentivi e obiettivi misurabili.
2.8. Aumentare l’accoglienza di giovani lavoratrici e lavoratori con disabilità nello Stato e negli enti parastatali e contrattualizzati.
2.9. Ricercare opportunità lavorative per le persone non collocabili in laboratori protetti e, al contempo, non sufficientemente abili per entrare nel mondo del lavoro aperto, attraverso il sostegno da parte di un case manager.
2.10. Intensificare il miglioramento degli standard per un’acustica accogliente negli spazi aperti al pubblico negli edifici.
2.11. Sostenere sempre meglio le colonie di vacanze con anche persone con disabilità, e gli aiuti ai famigliari curanti.
2.12. Garantire una continuità nelle figure professionali specifiche presenti nei servizi di aiuto e cura a domicilio, per un miglior dialogo con utenti e pazienti e, parallelamente, per una razionalizzazione dei costi.
2.13. Garantire le cure all’estero se non presenti in Ticino o in Svizzera;
2.14. Migliorare il riconoscimento di alcune casistiche nuove da parte dell’Assicurazione invalidità;
2.15. Velocizzare le tempistiche di risposta e decisione dell’Assicurazione invalidità e delle Prestazioni complementari;
2.16. Garantire maggior e miglior accesso a cultura e eventi sportivi per le persone con disabilità, sia risolvendo i problemi di accesso e fruizione degli spazi fisici, sia introducendo, dove possibile, la lingua facile e la lingua dei segni.
2.17. Migliorare l’accesso agli esami di guida per le persone sorde o con importanti problemi di udito (presenza di un interprete e esami scritti sostituiti da casi dise-gnati o filmati).

Comuni

2.18. Migliorare l’accoglienza di giovani lavoratrici e lavoratori con disabilità nelle amministrazioni comunali.
2.19. Garantire maggior e miglior accesso a cultura e eventi sportivi per le persone con disabilità, sia risolvendo i problemi di accesso e fruizione degli spazi fisici, sia introducendo, dove possibile, la lingua facile e la lingua dei segni. 

Questo terzo ambito, molto importante affinché le persone con disabilità siano direttamente coinvolte e si coinvolgano nei progetti e nelle attività che le riguardano, gli obiettivi da raggiungere sono sostanzialmente due: mettere a disposizione della società un’esperienza effettiva difficilmente eguagliabile, e migliorare la conoscenza generalizzata da parte dell’opinione pubblica riguardo le specifiche esigenze delle persone con disabilità.

A partire da questi obiettivi le proposte politiche concrete sono le seguenti:

Consiglio di Stato

3.1. Sostenere attivamente l’autoaiuto anche come parziale alternativa all’intervento da parte del personale specializzato nei confronti delle persone con disabilità.
3.2. Aumentare la sensibilizzazione sulla realtà delle persone con disabilità (problemi sensoriali, di mobilità, conoscenza delle malattie rare e delle diverse vulnerabilità ecc.) nelle scuole, presso il personale insegnante e sociosanitario, presso il personale dei servizi al pubblico e presso l’opinione pubblica generale.
3.3. Coinvolgere direttamente nell’attività di sensibilizzazione le persone con disabilità, nelle giornate progetto a scuola, tramite il racconto di esperienze, tramite visite a attività specifiche ecc.

Organizzazioni delle e per le persone con disabilità 

3.4. Garantire la presenza costante di persone con disabilità negli organi strategici e operativi.
3.5. Migliorare la rete di sinergie tra le diverse organizzazioni mettendo al centro i bisogni dell’utenza.