Chiusure natalizie
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Il 2015 è stato un anno cruciale per la Pro Ticino: sono infatte state numerose le sezioni nazionali e internazionali a festeggiare i 100 anni di vita. Per celebrare l'evento, sono stati organizzati eventi di diverso tipo: dall'Assemblea annuale dei soci a Milano, in occasione di Expo 2015, alle rimpatriate allietate da musica, buon cibo e la tipica atmosfera ticinese.
A Lima (Perù), in particolare, la Pro Ticino locale ha coinvolto oltre duecento persone in una festa popolare organizzata al Club Svizzero della capitale, l'8 novembre 2015. Allietata da affettati nostrani e un buon piatto di polenta e coniglio, la giornata ha attirato giovani di quarta e quinta generazione, ma ha anche permesso ai presenti di ricordare i nomi di quei ticinesi che hanno reso grande la storia del Perù (vd sotto); presente anche il vice-sindaco di Monteceneri Aurelio Scerpella, la cui famiglia ha profonde radici nel Paese sudamericano. Ed è con piacere che OltreconfiniTi pubblica in questa pagina le foto scattate durante quell'appuntamento, inoltrate alla Cancelleria dello Stato dall'Ambasciatore di Svizzera in Perù Hans-Ruedi Bortis.
Tra i tanti ticinesi entrati nella storia del Paese sudamericano, ve ne sono alcuni che spiccano per intraprendenza e genialità. Pietro Broggi, per esempio, è passato dalla professione di vinattiere a quello di pasticciere di successo; in più, ebbe un ruolo di primo piano all'interno della colonia svizzera a Lima nella seconda metà del XIX secolo. Analogamente, Carlos Mariotti rivoluzionò lo sviluppo socioeconomico della nazione un centinaio di anni più tardi, per esempio partecipando alla fondazione dell'IPAE (Instituto Peruano De Accion Empresarial) nel 1961. Anche Michele Trefogli seppe lasciare il segno nel Paese sudamericano in qualità di architetto di stato; basti dire che nel 1865 completò la ristrutturazione del Palazzo del Governo a Lima. Tornò in Ticino all'inizio del XX secolo e nella sua Torricella fece costruire il Castello Trefogli, ancora oggi presente.
Anche le storie di Severino Marcionelli ed Ernesto Ferrini sono esemplari e legate a doppio filo con il Cantone natale: il primo diventò console onorario della Confederazione in Perù, ma allo stesso tempo finanziò la costruzione della scuola dell'infanzia nella sua Bironico; il secondo, per contro, fu tra i primi a spedire dell'ottimo caffè peruviano in Ticino permettendo ai familiari rimasti in Svizzera di fondare la Caffè Ferrini, attiva ancora oggi.