I musei regionali
Coordinamento dei musei etnografici regionali
Nel 1991 il Cantone Ticino ha riconosciuto dieci musei etnografici situati nelle regioni periferiche del Cantone, sulla base dell'apposita Legge sui musei etnografici regionali (del 18 giugno 1990). Questi musei non costituiscono delle unità distaccate una dall'altra ma concorrono, nel pieno rispetto delle singole peculiarità, alla realizzazione del progetto comune di salvaguardare e valorizzare le testimonianze etnografiche del territorio ticinese.
Il CDE è preposto al coordinamento, al sostegno e alla vigilanza sull'attività dei musei regionali che hanno stipulato con il Cantone un contratto di prestazione, introdotto nel 2003 e rinnovato ogni quattro anni (confronta anche il messaggio governativo per la modifica della Legge e il relativo rapporto). In quest'ambito il CDE definisce il contributo finanziario erogato ai singoli musei e offre loro consulenza scientifica e assistenza tecnica, mettendo a disposizione personale, una biblioteca settoriale, uno studio fotografico e un laboratorio di restauro.
Attualmente la rete etnografica cantonale è composta da undici enti, rappresentati dall'Associazione musei etnografici ticinesi (AMET). L'AMET e il CDE collaborano con le realtà analoghe presenti negli altri cantoni, in particolare partecipando al Gruppo di lavoro delle associazioni museali regionali della Svizzera (ARMS).
Musei etnografici regionali riconosciuti
Per informazioni su giorni e orari d'apertura nonché sulle esposizioni in corso, si rimanda ai rispettivi siti web, al portale dell'Associazione musei etnografici ticinesi (AMET) e all'Agenda culturale del Cantone Ticino.