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La storia di Mauro

La passione trasformata in attività professionale, poi il duro colpo della pandemia. Il rischio imprenditoriale è pane quotidiano per gli indipendenti, ma gli effetti del Coronavirus sono stati devastanti e Mauro ha visto le sue entrate diminuire vertiginosamente. 

Da qualche anno a questa parte lo street food è diventato molto popolare, tanto che nel 2016 ho deciso di trasformare la mia passione per il buon cibo in attività professionale. Ho investito i miei risparmi e ottenuto un piccolo prestito per l’acquisto del furgone e delle attrezzature di cui avevo bisogno per avviare l’attività. All’inizio è stato difficile, ma una volta conquistata la fiducia dei miei clienti, sono riuscito a far quadrare i conti in soli tre anni. Sceglievo attentamente le piazze dove parcheggiare il mio food truck e tra gli habitué c’erano soprattutto i dipendenti degli esercizi vicini in cerca di un boccone sulla pausa pranzo. Durante i weekend, in particolare nel periodo primaverile ed estivo, non mancavano mai eventi privati, manifestazioni pubbliche e qualche turista curioso. In inverno si poteva invece contare sui carnevali, anche se le entrate diminuivano rispetto ai mesi più caldi. Tutto sommato ero però davvero soddisfatto di come stavano andando le cose. Se inizialmente dovevo investire una parte importante dei miei guadagni nel rimborso del piccolo credito, dal 2019 finalmente avevo iniziato a godermi il mio successo personale. 
Il 2020 prometteva bene, ma poi, come sappiamo, il virus ci ha costretti a interrompere le nostre attività. Tra gli indipendenti probabilmente appartengo a una delle categorie più privilegiate. La mia attività è stata chiusa per pochissimo tempo, dopo di ché ho potuto ritornare dietro al mio bancone. Peccato però che la mia clientela abituale lavorasse ora da casa, per non parlare delle feste e degli eventi, nei quali ho forse ingenuamente riposto le mie speranze, che sono stati annullati uno dietro l’altro, come un domino. In altre parole, dal primo lockdown la situazione è diventata molto difficile. I costi fissi dell’attività erano stabili e le entrate nettamente inferiori: iniziavo a fare fatica. Non avendo famiglia e lavorando da solo, ero fortunatamente responsabile unicamente di me stesso. Quel poco che riuscivo a guadagnare non mi permetteva però di stare sulle mie gambe.

Risoluzione

Nell’attesa che qualcosa cambiasse ho prosciugato, nel vero senso della parola, ogni franco che mi era rimasto dei miei risparmi. Con l’annuncio dell’introduzione dell’IPG Corona nel mese di aprile ho però tirato un sospiro di sollievo. Il mio contabile si è attivato immediatamente e mi ha aiutato a sbrigare le pratiche per richiedere l’indennità. Grazie all’IPG mi è stato possibile affrontare i mesi più piatti, quasi un anno intero in realtà. 
La pandemia però mi ha fatto molto riflettere e l’idea di non avere più nulla da parte mi ha sinceramente spaventato. Per questo motivo ho deciso di approfittare di questa infelice circostanza per fare un punto della mia situazione economica. Ho cercato su internet dei consigli pratici e ho trovato degli interessanti modelli di budget. Sono riuscito quindi a ridurre, anche se il margine era poco, alcune spese. Questo mi ha permesso di crearmi nuovamente un piccolo fondo per le emergenze. 
Da alcuni mesi la situazione sembra finalmente migliorare. Io però continuo a tenere sotto controllo le mie entrate e uscite. Anche quest’anno ho rinunciato alle vacanze e mi capita di fare dei sacrifici, ma sono sicuro che prima o dopo riuscirò a tornare sulle mie gambe. Mi sento un po’ un equilibrista, ma sono soddisfatto perché so di aver fatto tutto ciò che era in mio potere per salvare la mia attività.

Situazione prima della pandemia

Ricavi da attività indipendente (media 2018-19)6'500 
Affitto (spese incluse, nessun conguaglio)-840 
Elettricità-50 
Internet, telefonia, TV, Serafe-120 
Assicurazione malattia (base)-360 
Assicurazione RC e mobilia domestica-50 
Alimentazione-600 
Spese personali e tempo libero-320 
Spese automobile-300 
Spese professionali (furgone, assicurazioni, contributi, magazzino, imposte e contributi, acquisto materie prime, contabilità, pubblicità, ecc.)-3'150 
Risparmio (emergenze professionali, vacanze, ecc.)-400 
Totale delle entrate 6'500
Totale delle uscite -6'190
+/- 310

Situazione con l'arrivo della pandemia

Ricavi da attività indipendente2'480 
Totale delle entrate  2'480
Riduzione delle entrate mensili-4'020 
Totale delle uscite*  -5'600
+/- -3'120

*Con l'arrivo della pandemia, alcune spese sono automaticamente diminuite (per esempio: acquisto materia prima, spese personali, ecc.).

Risoluzione

Ricavi da attività indipendente2'480 
IPG Corona**2'680 
Totale delle entrate 5'160
Totale delle uscite*** -5'150
+/- 10

**L'IPG Corona per gli indipendenti ammonta all'80 per cento del reddito annuo soggetto all'AVS su cui si basano i contributi d'acconto per il 2019. Il calcolo è fatto su un reddito annuo di fr. 40'200 (40'200 x 0.8 / 12 = 2'680 fr./mese).

***Riduzione ulteriore di alcune uscite, tra cui: Spese personali e tempo libero, Spese professionali e Risparmio.