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Rapporto d'esercizio
30.03.2020

Rapporto di esercizio 2019

Pubblicato il Rapporto di esercizio 2019 del Laboratorio cantonale - si conferma l'elevato grado di sicurezza alimentare nel nostro Cantone

Il Laboratorio cantonale ha come compiti istituzionali quelli di eseguire la legislazione federale e cantonale concernente le derrate alimentari e gli oggetti d'uso, il regolamento cantonale sull'igiene delle acque balneabili e –parzialmente- la legislazione cantonale concernente gli esercizi alberghieri e della ristorazione.

L’attività -rigorosamente basata sul rischio- riguarda l’esecuzione di ispezioni o audit presso le 6’410 attività alimentari (di cui 6101 aziende alimentari, 122 distributori di acqua potabile non privati, 187 piscine) che sottostanno alla legislazione sulle derrate alimentari e gli oggetti d’uso; la gestione di ispezioni o audit da parte di istituzioni esterne con mandato presso 550 aziende di produzione primaria che sottostanno sia alla legislazione sulle derrate e gli oggetti d’uso sia alla legislazione agricola; l’esecuzione di analisi su campioni prelevati durante le ispezioni e le campagne (incluse le acque di balneazione degli 80 stabilimenti a lago e dei 13 punti di balneazione sui fiumi); la gestione di procedure amministrative e contravvenzionali a seguito di non conformità; l’evasione di richieste di informazione da parte di privati (assoggettati e non).

Nel settore delle derrate alimentari e oggetti d'uso, nel corso del 2019 sono stati eseguiti 1’435 controlli periodici, 30 verifiche, 6 ispezioni su segnalazione, 4 ispezioni a seguito di intossicazione, 5 ispezioni per autorizzazioni e 213 interventi diversi per un totale di 1'693.  L’attività ispettiva presso aziende alimentari si fonda - a livello nazionale - sul controllo di sei settori o campi di valutazione, quattro dei quali principali: l’esistenza di un sistema di autocontrollo, lo stato delle derrate alimentari, l’implementazione dei processi e delle attività nonché lo stato delle strutture. Il principale motivo di contestazione è risultato essere l’assenza o lacune nel concetto di autocontrollo che incide negativamente anche sull’implementazione  di processi e attività. Meno problematici sono risultati lo stato delle derrate alimentari e delle strutture.

Le ispezioni nel settore industriale confermano il livello soddisfacente di questa categoria. Nel settore della produzione artigianale, con o senza vendita, le maggiori insufficienze si sono riscontrate nel campo di valutazione “Processi e attività” (23 casi su 359 ispezioni). In 3 casi è stato imposto il divieto di utilizzo di locali e impianti. Nel settore commercio senza fabbricazione o trasformazione le maggiori insufficienze si sono riscontrate nel campo di valutazione “Processi e attività” (13 casi su 211 ispezioni). Per quanto riguarda le imprese di ristorazione e distribuzione di derrate pronte al consumo le maggiori insufficienze sono pure state riscontrate nel campo di valutazione “Processi e attività” (92 casi su 765 ispezioni). In 7 casi è stato imposto il divieto di utilizzo di locali e impianti.

Nel corso del 2019 altre particolari attività dell’ispettorato sono state: interventi in ambito RASFF  (sistema di allerta rapido della UE) con il Laboratorio cantonale coinvolto in 11 casi di prodotti potenzialmente pericolosi che erano stati distribuiti  anche in Ticino. In tutti i casi in cui la merce era ancora presente sul mercato, si è provveduto a ritirarla; interventi e collaborazione con le associazioni e gli enti locali alfine di migliorare la sicurezza alimentare offerta durante manifestazioni, feste ed eventi di ampio respiro. Accanto a questa attività preventiva, si è operato anche con controlli ufficiali, alcuni dei quali svolti nell’ambito di una campagna nazionale che ha visto gli ispettori di tutti i Cantoni “visitare” quasi 600 stands a bancarelle ambulanti; interventi nell’ambito della consolidata collaborazione con gli uffici doganali, con controlli congiunti di veicoli adibiti al trasporto di derrate alimentari refrigerate; campagna di informazione e controllo di derrate, oggetti d’uso, prodotti del tabacco e succedanei del tabacco contenenti canapa o estratti di canapa; campagna ispettiva nel settore dei tatuatori, con valutazione in particolare dell’autocontrollo aziendale, della qualità dei colori e dei piercing impiegati, dello stato igienico e strutturale negli studi, contestando e imponendo misure di ripristino. A questa attività di controllo è stata associata la collaborazione con le diverse associazioni di categoria; campagne nel settore della panificazione focalizzate sulla corretta etichettatura  di alcuni prodotti da forno (p.es. colombe pasquali) e –in generale- di derrate alimentari dichiarate esenti da glutine.

Nel settore acqua potabile sono state svolte 50 ispezioni, di cui 42 complete, 7 parziali (fra cui 3 per la verifica degli impianti di filtrazione dell’arsenico), e 1 intervento su segnalazione.  Per ogni ispezione è stato stilato un rapporto esaustivo, basato sulla direttiva della Società Svizzera dell’Industria del Gas e dell’Acqua (SSIGA) W12 “Linee direttive per una buona prassi procedurale nelle aziende dell'acqua potabile”. Nel corso del 2019 l’ispettorato acqua potabile ha emesso in totale 22 notifiche di contestazione a seguito di interventi ispettivi.

Sono stati effettuati controlli periodici in 35 stabilimenti balneari (piscine e simili). In 1 stabilimento si è resa necessaria un’ispezione di verifica delle misure intimate. In totale sono quindi state effettuate 36 ispezioni e 72 test analitici in loco, con una quota di non conformità di poco superiore al 20%.

In sintesi, 1244 su 1406 aziende (88.5%) potranno essere ispezionate in futuro con frequenza di base invariata poiché la loro performance ispettiva è stata buona. Il rimanente 11.5% ca. di aziende dovrà invece essere visitato più spesso di quanto previsto dalla legge poiché il loro rendimento non è stato soddisfacente.

Per quanti riguarda l'attività analitica, sono state prelevate e analizzate ufficialmente 1’575 derrate alimentari e oggetti d’uso (numero già inclusivo della verifica di 118 acque di piscine) e 1'089 acque potabili. Ciò equivale a 1 campione di derrate alimentari ogni 225 abitanti e 1 campione di acqua potabile ogni 324 abitanti. Da un punto di vista analitico sono state condotte 29 campagne finalizzate al monitoraggio o alla sorveglianza dei processi e dei prodotti sia dal punto di vista microbiologico sia chimico (presenza di contaminanti, composizione, radioattività). Tutti i dettagli relativi al tipo di derrate e ai risultati ottenuti sono visibili nel rapporto. In generale tutte le attività hanno mostrato un buon livello di sicurezza alimentare, con ancora margini di miglioramento specifici per ogni settore toccato.

Nel corso del 2019 l’ispettorato (derrate alimentari, oggetti d'uso, acqua potabile e balneazione) ha emesso in totale 433 notifiche di contestazione, 71% a seguito di interventi ispettivi, 25% a seguito di analisi di campioni ufficiali e 4% per altri motivi (mancata notificazione, segnalazioni di enti esterni, ecc.). 45 procedure sono sfociate in una denuncia dell'ispettorato all'autorità del perseguimento penale, ai sensi dell'art. 64 LDerr.
 

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