15.02.2022
Istamina e metalli pesanti nei prodotti della pesca impiegati per la preparazione di piatti pronti nella ristorazione
Regolarmente vengono segnalati al Laboratorio cantonale casi (annunci) d’intossicazione alimentare dovuta al consumo di piatti a base di pesce, in particolare tonno, con concentrazioni troppo elevate d’istamina. Questa particolare intossicazione è definita sindrome sgombroide ed è caratterizzata da: prurito, arrossamento del viso e del collo, orticaria, nausea, vomito, diarrea, cefalea, vertigini. Il Laboratorio cantonale conduce annualmente una campagna analitica volta a verificare la conformità dei prodotti della pesca impiegati nelle aziende di ristorazione. Oltre all’istamina, i campioni raccolti nel corso del 2021 sono stati analizzati anche per il contenuto di mercurio, cadmio e piombo, poiché i pesci possono essere soggetti all’accumulo di questi contaminanti.
Nel corso del 2021 sono stati prelevati 18 campioni di pesce, dei quali 16 di tonno, da aziende di ristorazione presenti sul territorio cantonale. Due campioni di tonno (11%) hanno mostrato un contenuto di istamina non conforme (279 mg/kg e 527 mg/kg) e sono stati di conseguenza contestati. Il contenuto di istamina nella maggior parte degli altri campioni è risultato al di sotto dei 50 mg/kg. Per quanto riguarda i metalli pesanti, tutti i campioni analizzati sono risultati conformi ai requisiti di legge poiché i tenori massimi per mercurio, cadmio e piombo sono ampiamente al di sotto dei limiti stabiliti dall’OCont.