Le barrette proteiche vengono spesso utilizzate per far fronte al fabbisogno proteico, in particolare da chi pratica sport. Questi prodotti sono soliti vantare in etichetta un (alto) contenuto proteico. Al fine di non trarre in inganno il consumatore, il contenuto effettivo di proteine nel prodotto non può discostarsi più di un certo margine di tolleranza rispetto alla quantità dichiarata in etichetta.

Con questa campagna si è voluto verificare la correttezza dei valori nutritivi in 20 campioni di barrette energetiche che vantano un (alto) contenuto proteico, fabbricate all’estero e prelevate da 15 attività, tra cui snack bar, commerci al dettaglio, importatori, piccoli e grandi supermercati e palestre, presenti sul territorio cantonale.

Un’unica barretta è stata giudicata non conforme per la caratterizzazione a causa dell’elevato scostamento del valore effettivo delle proteine totali rispetto al valore dichiarato (-40%). Il prodotto è stato contestato all’azienda importatrice, richiedendo al contempo delle misure correttive atte a prevenire future non conformità. Sono stati inoltre ricercati i batteri del genere Salmonella, risultati assenti da tutti i campioni.

In conclusione, i risultati di questa campagna mostrano una situazione globalmente soddisfacente per quanto riguarda questa tipologia di prodotti, con qualche margine di miglioramento.