Il ghiaccio è una derrata cui generalmente non si presta particolare attenzione ma sovente le condizioni igieniche di fabbricazione e/o conservazione non sono soddisfacenti. Il ghiaccio ha molteplici utilizzi: oltre alla preparazione di cocktails e al raffreddamento delle bevande, viene impiegato anche per la produzione di salsicce o per la conservazione di derrate facilmente deperibili (es. prodotti ittici). Una scarsa pulizia della macchina del ghiaccio e una manipolazione non corretta dello stesso, possono favorire una contaminazione batterica. Anche quest’anno il Laboratorio cantonale ha voluto proporre una campagna sul ghiaccio, con lo scopo di verificarne la qualità microbiologica.

Nove campioni (19%) sono risultati non conformi all’OPPD. In 6 campioni sono stati trovati batteri di origine fecale (E. coli e/o Enterococchi) e in 4 campioni è stata rilevata la presenza di Pseudomonas aeruginosa che è indice di una scarsa igiene di produzione e/o conservazione del ghiaccio.

I dati del 2019 sono in linea con quelli degli ultimi due anni e confermano una tendenza positiva rispetto agli anni precedenti dove la percentuale di non conformità era superiore al 30%. Sicuramente i controlli del Laboratorio cantonale hanno contribuito a sensibilizzare maggiormente gli operatori sulle problematiche della gestione delle macchine del ghiaccio.