La migrazione è un fenomeno inevitabile e naturale per gli esseri umani: è sempre successa, succede e succederà ancora. Negli ultimi anni, spesso si tratta di una migrazione forzata, dovuta a molteplici fattori che non sono sotto il controllo della persona migrante. Questo causa stress e situazioni di vulnerabilità che hanno un impatto diretto sulla salute.
La grande maggioranza delle persone continua a vivere nei Paesi in cui è nata. Secondo le attuali stime globali, nel 2020 c’erano circa 281 milioni di migranti internazionali nel mondo, pari al 3,6% della popolazione globale.
La migrazione è un fenomeno inevitabile e ha portato, porta e porterà in tutto il mondo vari benefici così come diverse sfide. Negli ultimi anni, i movimenti migratori sono numerosi e complessi. Spesso si tratta di una migrazione forzata, dovuta a tanti fattori che non sono sotto il controllo della persona migrante. La migrazione forzata è fonte di stress molto importante e di vulnerabilità. Questi fattori hanno un impatto diretto sulla salute delle persone migranti e si aggiungono ad altri determinanti sfavorevoli quali minori competenze linguistiche, sanitarie e precarietà socioeconomica.
In Ticino, nel 2016 il Consiglio di Stato ha istituito un gruppo di accompagnamento Migrazione e Salute presieduto dal Servizio di promozione e di valutazione sanitaria (SPVS) il cui mandato è di coordinare e facilitare l’implementazione delle misure proposte nel 2014 nel rapporto "Migrazione e salute".
A livello nazionale, il tema “migrazione e salute” è integrato in quello sulle pari opportunità in campo sanitario, visto che l'ineguaglianza nell'ambito della salute non concerne solo le persone migranti ma più in generale le persone svantaggiate.