Le modalità di diffusione della malattia sono due. La prima è dovuta alla trasmissione per contatto diretto da animale a animale, per la quale il fronte della malattia avanza su un territorio con una velocità di 1-5 km/mese. La seconda invece è causata dall'uomo per contatto indiretto tramite l'interazione con superfici contaminate (mezzi di trasporto, stivali, strumenti, ecc.) oppure tramite scarti di carne contaminata smaltiti nella natura. In questo caso, la malattia "salta" da un luogo all'altro diffondendosi sulle lunghe distanze senza che ci sia una continuità territoriale
La malattia è stata descritta per la prima volta dopo che i coloni europei hanno iniziato ad allevare in Africa i maiali domestici importati dall’Europa, che si infettavano e si ammalavano se venivano punti da una zecca infetta o si cibavano di resti di suini selvatici infetti. La malattia è endemica nell'Africa subsahariana e persiste attraverso un ciclo di infezione tra le zecche molli del genere Ornithodoros e i suini selvatici (facoceri e potamoceri), i quali se vengono contagiati, non mostrano i sintomi della malattia (asintomatici).
La malattia si è diffusa nel 2007 in Georgia e si è gradualmente propagata tra gli allevamenti di suini domestici e in seguito nei cinghiali di tutto il Caucaso, per colpire poi la Russia, l’Ucraina e la Bielorussia. Nel 2014, ha raggiunto i paesi dell’Unione europea, tra i quali la Lituania, la Polonia, la Lettonia e l’Estonia riportando casi nei cinghiali selvatici. Nel 2017, la malattia ha raggiunto la Repubblica Ceca, seguita da Romania, Ungheria e Bulgaria. Nel 2018 è arrivata in Belgio, il quale con sforzi ingenti, è riuscito a debellare la PSA dopo due anni.
Più vicini in ordine di tempo e geograficamente, sono stati i focolai nel 2020 in Germania e nel 2022 nel nord Italia tra il Piemonte e la Liguria, a pochi chilometri da Genova. In Italia, la malattia è stata segnalata nel 2022 anche nell’area di Roma (regione Lazio, cinghiali), nel 2023 in Calabria (cinghiali e allevamenti di suini), in Campania (cinghiali), in Lombardia in provincia di Pavia (cinghiali e allevamenti di suini), in Emilia-Romagna (cinghiali), in Sardegna (allevamento di suini). Con la presenza del virus della PSA nella provincia di Pavia, la malattia si trova a circa 60 km dal confine svizzero.