Chiusure natalizie
I servizi dell’Amministrazione cantonale rimarranno chiusi i pomeriggi del 24 e del 31 dicembre 2024.
L'importazione di api dall'estero comporta sempre il rischio di introdurre malattie sul nostro territorio. Questo pericolo è diventato particolarmente grave in relazione alla presenza del coleottero Aethina tumida in Italia a partire dalla seconda metà del 2014. Al di là delle normative ufficiali che disciplinano il trasferimento di atti a livello internazionale, l'UVC raccomanda di valutare criticamente l'importazione di api dall'Italia (rischio Aethina tumida) e da altri paesi che possono rappresentare una minaccia dal profilo sanitario.
Al più tardi 15 giorni prima dell'importazione, l'apicoltore deve notificare per iscritto (lettera o e-mail) all'Ufficio del veterinario cantonale, con copia all'ispettore degli apiari di circondario, i dati seguenti:
Il certificato sanitario Traces rilasciato dall'autorità sanitaria competente del luogo di provenienza deve confermare che:
Per maggiori informazioni rimandiamo al sito dell'USAV (vedi link).
L'USAV ha emanato il 23 aprile 2015 una specifica Direttiva tecnica concernente i controlli ufficiali dopo l'importazione di colonie di api.
Le direttive prevedono una sorveglianza sulle api importate per la durata di almeno 30 giorni, a partire dal giorno dell'importazione. Subito dopo l'importazione, le colonie di api devono essere sottoposte ad un esame visivo e ogni colonia deve essere successivamente controllata almeno due volte la settimana a riguardo della Aethina tumida, utilizzando le apposite trappole diagnostiche Schäfer.
Il costo dei controlli da parte degli ispettori degli apiari dopo l'importazione è posto a carico dell'importatore. In caso di presenza del parassita Aethina tumida o di altre malattie che rendono necessaria la distruzione dell'apiario costituito dalle colonie importate, Tutti i costi sono posti a carico del importatore, che non ha diritto ad indennità per le perdite finanziarie subite.