Chiusure natalizie
I servizi dell’Amministrazione cantonale rimarranno chiusi i pomeriggi del 24 e del 31 dicembre 2024.
In Ticino sono in esercizio 31 impianti di depurazione comunali e consortili che trattano le acque di scarico civili, artigianali e industriali. Globalmente gli IDA trattano in media 58 milioni di m3 di acqua ogni anno. Il grado di allacciamento ad un IDA pubblico a livello cantonale supera il 94% della popolazione.
Oltre ai principali IDA esistono dei piccoli impianti pubblici (< 200 AE) di tipo meccanico (depurazione meccanica), ubicati per la maggior parte nelle zone periferiche a basso sviluppo demografico.
Ogni IDA è caratterizzato da un bacino gravitante, che rappresenta la porzione di territorio allacciata all’impianto.
Le aree sono approssimate ai limiti comunali o ai limiti di quartiere. In alcuni casi un comune può smaltire le proprie acque in più IDA.
Conformemente alla strategia dell’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM), anche il Cantone sostiene da tempo la dismissione degli IDA pubblici minori a favore della centralizzazione del trattamento delle acque in grandi impianti di depurazione.
Questo approccio porta, da un lato alla riduzione dei costi di depurazione a seguito di un’economia di scala, dall’altro ad una maggiore professionalizzazione degli operatori; gli impianti che sono stati smantellati e le cui acque sono state convogliati verso IDA più grandi sono: Bissone, Brissago, Cadro, Curio-Novaggio, Curtina, Maggia-Aurigeno-Moghegno-Gordevio, Meride, Someo e Morcote dismesso a fine 2021. Per l’allacciamento dell’IDA di Morcote all’IDA di Barbengo è stata realizzata una nuova pipeline a lago in HDPE della lunghezza di 3.6 km.
A fine 2020 è stata deposita in Parlamento a Berna una mozione volta alla riduzione delle immissioni di azoto nell’ambiente dagli impianti di depurazione delle acque. A seguito dell’adozione della mozione, l’Ordinanza sulla protezione delle acque (OPAc) verrà adattata alle nuove esigenze. A tale scopo è stato creato un gruppo di lavoro nazionale, che elaborerà delle raccomandazioni e delle strategie. In futuro gli impianti di depurazione ticinesi dovranno adattarsi e realizzare degli stadi di nitrificazione e di denitrificazione.
A titolo indicativo gli IDA chimico-fisico-biologici trattano annualmente un carico riferito al COD di circa 19’000 t.
Dalle misure di controllo effettuate in collaborazione con l’Ufficio del monitoraggio ambientale risultano i seguenti rendimenti medi:
La concentrazione media di fosforo nelle acque scaricate dagli IDA del bacino imbrifero del lago Maggiore varia da 0.3 a 0.6 mg Ptot/l (IDA con più di 15000 AE), mentre che dagli IDA del bacino imbrifero del lago Ceresio è inferiore a 0.2 mg Ptot/l (IDA con più di 12000 AE).
Il grado di depurazione delle acque di scarico raggiunto dagli impianti più piccoli di tipo meccanico (25-50%) è molto inferiore a quello degli impianti chimico-fisico-biologici con delle dimensioni maggiori, che è superiore di norma all’85-90%.
Considerate le loro dimensioni e il basso impatto a livello ambientale gli stessi sono tollerati, demandando la decisione sul tipo di risanamento (sostituzione, dismissione e allacciamento ad un altro IDA,…) da effettuare al momento del rinnovo degli impianti esistenti o della constatazione di problemi locali sull’ambiente.