Sale espositive
La vita quotidiana nel convento
Una parte degli oggetti esposti invita i visitatori ad avvicinarsi alla vita dei frati cappuccini, residenti nel convento della Madonna del Sasso dal 1848. Per esempio l'orologio a pendolo di epoca Reggenza fabbricato a Londra, che scandisce le ore delle giornate nel convento. Si possono inoltre scoprire alcuni strumenti idiofoni, un attrezzo utilizzato per la confezione degli zucchetti o le semplici stoviglie dei frati. Completano l'allestimento alcune tele legate all'iconografia francescana, tra cui un dipinto del pittore locale Janci Adamina del 1932 che ritrae Padre Leone da Lavertezzo, colui che iniziò a raccogliere gli oggetti legati al Sacro Monte con l'idea di allestire un museo, poi fondato nel 1939.
La devozione popolare
Preziosa testimonianza di pietà popolare, la collezione di ex voto dipinti della Madonna del Sasso è la più consistente del Cantone Ticino. Le tavolette votive venivano appese nel Santuario e regolarmente sostituite con altre più recenti. Questa pratica in uso fin verso la fine del XIX secolo ha portato all'alienazione di numerosi ex voto sei e settecenteschi; quelli conservatisi fino a oggi risalgono perlopiù al XIX e al XX secolo. La maggior parte dei dipinti raffigura l'atto della preghiera e ciò che viene chiesto alla Madonna del Sasso in conseguenza di una malattia o di una disgrazia.
Il patrimonio di ex voto è arricchito dalle collezioni romande donate nel 2000 ai Cappuccini da Andrée Genoud e Mergène Revel in memoria dei loro mariti: oltre a tavolette dipinte del XIX e XX secolo, queste raccolte annoverano ex voto anatomici (che riproducono la parte del corpo guarita in virtù del voto) o simbolici (per esempio il cuore come sede dell'affetto da cui scaturisce la resa di grazia), eseguiti in metallo.
La grande visita della Madonna Pellegrina - sala video
La grande visita della Madonna Pellegrina è un documentario realizzato nel 1949 dalla ditta Foto Cine Brunel di Lugano e conservato nell'archivio della Radiotelevisione svizzera a Comano. Il filmato (durata 1:31 min.) illustra un evento che ha segnato la storia della Chiesa ticinese del XX secolo. In un periodo storico di crescita economica e profondi mutamenti sociali, il vescovo Angelo Jelmini promuove il pellegrinaggio della statua della Madonna del Sasso in tutte le parrocchie della diocesi per cercare di limitare l'erosione di fedeli e l'affievolimento della pratica cristiana.
L'effigie più venerata nel Cantone Ticino inizia il suo viaggio il 3 marzo 1949, portata a spalla o su un camioncino, e lo conclude tre mesi dopo, il 3 luglio. L'organizzazione viene affidata al centro diocesano dell'Azione Cattolica e in particolare al giovane sacerdote Alfredo Leber, direttore del Giornale del Popolo.
La visita della Madonna Pellegrina suscita una grande partecipazione popolare e accoglienze molto festose con interi paesi addobbati a festa.
Mobilio d'epoca Luigi Filippo
Le sedie d'epoca Luigi Filippo (1840-1860 ca.), di manifattura lombarda, erano un tempo utilizzate in chiesa al posto dei banchi. Sono contrassegnate con il simbolo mariano e recano incisi i nomi di importanti famiglie della regione a loro riservate.