La modifica è stata promossa dopo che erano emerse importanti disparità di trattamento. In effetti, la formula votata prevedeva l’utilizzo di un solo fattore (le emissioni di CO2), ma a seguito dell’introduzione di diversi sistemi di misurazione a livello mondiale, le emissioni risultavano differenti anche su vetture simili o addirittura uguali, a seconda dell’anno d’immatricolazione del veicolo.
Questa problematica è immediatamente stata rilevata, tant’è vero che già per l’anno 2023 il Gran Consiglio ha adottato una formula che si discostava da quella votata nel 2022, la cui validità era però limitata a un solo anno e non poteva essere prorogata. Anche questa formula si basava su un solo fattore (le emissioni di CO2) e, anche se in misura minore, poneva le medesime problematiche di disparità di trattamento.
Per porre rimedio, il Consiglio di Stato e la maggioranza del Gran Consiglio hanno ritenuto necessario e opportuno adottare una nuova formula più equa, che rispettasse la volontà espressa dal Popolo in occasione della votazione cantonale del 30 ottobre 2022. Una formula che sarà stabile negli anni e che la cui modifica sarà soggetta a referendum.