La moneta del bicentenario
Moneta ottone
Diametro 35.5 mm
Peso 25.7 gr
Moneta argento 999
Diametro 35.5 mm
Peso 25.7 gr
Moneta oro 999.9
Diametro 35.5 mm
Peso 25.7 gr
Nota storica
La "Medaglia dei consiglieri" rappresenta la prima coniazione ufficiale fatta eseguire dal Cantone Ticino.
Il nome deriva dai suoi principali destinatari: i deputati al Gran Consiglio, per i quali la costituzione non prevedeva compensi.
Di fatto la decisione di coniare questa medaglia-moneta fu l'esito di un aperto contrasto: la mancanza del quorum di due terzi alla seduta straordinaria del Gran Consiglio del 26 agosto 1803 venne attribuita alle indennità esigue o nulle affatto versate ai consiglieri. Al che il Governo, il 29, preparò un decreto per indennizzare le spese di viaggio e di vitto ai deputati.
Il decreto, accettato dal Parlamento, portò alle dimissioni di Vincenzo Dalberti e del colonnello Rusconi, che ritenevano incostituzionale la decisione e inopportuno l'aumento.
Scriveva il Dalberti al Landamano D'Affry: " Ciò fa fremere i rappresentanti di un popolo povero, e quasi miserabile, le cui entrate attualmente non soddisfano i bisogni più indispensabili di un popolo che ha eletto i propri rappresentanti con la condizione costituzionale che la loro funzione fosse gratuita! Ebbene, questi rappresentanti senza coscienza e senza pudore osano assegnare a se stessi il loro salario!"
Il D'Affry non ebbe dubbi sulla incostituzionalità del decreto e lo fece annullare, facendo rientrare il Dalberti e il Rusconi in Governo.
L'idea di una indennità di seduta cadde, ma si dovette poi arrivare a un compromesso con la periodica distribuzione d'una medaglia d'oro, e con la nomina di parecchi granconsiglieri a impieghi retribuiti.
Con decisione del 5 luglio 1804 il Piccolo Consiglio chiedeva che la medaglia rappresentasse "l'epoca della nostra rigenerazione ed altri emblemi analoghi" e fosse distribuita durante una "festa civico-religiosa che rammenterà ogni anni nella terza domenica di maggio in tutte le Parrocchie del Cantone l'epoca della nostra politica rigenerazione".
Al Piccolo Consiglio furono sottoposti quattro bozzetti di Angelo Baroffio, Ispettore alle Fondite della Zecca Nazionale di Milano e ticinese d'origine, nonché autore di un grande dipinto allegorico per la Sala del Gran Consiglio.
La scelta cadde sulla raffigurazione dello stemma cantonale ticinese sormontato dal fascio coronato, tra due rami di alloro e con la scritta VIRTVTI CIVIVM PRAEMIVM EST PATRIAE LAVS.
Con sul retro la scritta HELVETIORVM FOEDVS AEQVE RENOVATVM con nel campo, entro una corona di querce, PAGI // TICINENSIS // LIBERA COMITIA // XX. MAII // MDCCCIII
Contorni e bordi: lisci
Diametro: 35,50 mm.
Peso: 27,70 gr.
La medaglia, del valore di 7 zecchini di Milano, non veniva tuttavia consegnata a tutti i deputati, ma solo a chi partecipava assiduamente alle sessioni; una speciale commissione aveva l'ingrato incarico di indicare i consiglieri immeritevoli.
La medaglia era distribuita anche ad altre personalità particolarmente encomiabili per i loro servigi allo Stato: come a padre Gian Alfonso Oldelli, autore del Dizionario degli uomini illustri del Canton Ticinoo al generale de La Harpe, cittadino onorario o ancora agli incaricati di missioni interne o estere, a cui venivano elargite una o più medaglie a seconda delle spese sopportate.
Le esangui casse dello Stato spinsero ripetutamente il Piccolo Consiglio a proporre la sospensione della coniazione in nome dei sacrifici che la Patria esigeva, talora riuscendovi, come nel 1806.
Accanto agli esemplari in oro apparvero poi anche varianti in argento e in bronzo.
Destinati ad altri scopi, vennero eseguiti probabilmente in epoca posteriore in Francia anche esemplari in argento e rame, di modulo inferiore rispetto all'originale.
Si ritiene che l'ultima distribuzione della medaglia sia avvenuta nel 1814, poiché il nuovo progetto di Costituzione cantonale prevedeva la soppressione di questo particolare emolumento, non conosciuto da nessun altro Cantone.
Sulla base degli Atti granconsigliari, è stato calcolato che le medaglie distribuite dal 1805 al 1814 furono 965.