Chiusure natalizie
I servizi dell’Amministrazione cantonale rimarranno chiusi i pomeriggi del 24 e del 31 dicembre 2024.
Le prestazioni di servizio educativo offrono un accompagnamento educativo individuale e personalizzato alle persone minorenni nel loro contesto famigliare e ambientale. Sostengono al contempo i genitori nella presa in carico quotidiana dei figli e delle figlie e nel mantenimento delle relazioni personali durante lo svolgimento dei diritti di visita protetti. Le prestazioni sono assicurate e sussidiate da parte del Cantone.
I punti d'incontro offrono un luogo neutro e protetto dedicato allo svolgimento delle visite tra minorenni e genitori non affidatari. Il servizio viene proposto nelle situazioni in cui il diritto di visita è minacciato o compromesso (ad es. in caso di forti dissidi tra i genitori o di difficoltà del genitore nell’accudimento) e vi è dunque la necessita di un accompagnamento e di un sostegno da parte di terze persone.
Il servizio è rivolto alle coppie divorziate o separate con figli e figlie di età compresa tra 0 e 18 anni. Può essere proposto anche a persone minorenni collocate presso una famiglia affidataria oppure presso un centro educativo per minorenni (CEM). A dipendenza della situazione specifica, il minorenne o la minorenne può incontrare anche altri famigliari o persone di fiducia.
L’obiettivo principale è quello di preservare il diritto alla continuità delle relazioni personali e dei contatti diretti tra la persona minorenne e il genitore o i genitori da cui vive separata, a meno che ciò non sia contrario al suo interesse. La ripresa, la modifica o la sospensione dei diritti di visita competono alle autorità di protezione di minorenni.
Di regola, l'attivazione è stabilita dalle autorità preposte. La tipologia del diritto di visita, la frequenza e la durata di quest’ultimo sono anch’esse stabilite dalle autorità.
A seconda della disponibilità dei posti, il servizio concorda con i genitori il giorno e l’orario per lo svolgimento del diritto di visita.
Se un genitore affidatario o non affidatario incontra delle difficoltà nella gestione del diritto di visita può prendere contatto con le autorità o gli uffici cantonali di protezione di minorenni. In tal caso, viene sentito anche il parere della persona minorenne.
Il servizio rappresenta per le autorità preposte un luogo di osservazione della qualità delle relazioni tra minorenni e genitori non affidatari. In questo senso, al servizio è richiesto di redigere regolarmente dei rapporti sull’andamento dei diritti di visita, i quali hanno lo scopo di valutare se è opportuno continuare o sospendere la misura.
Solitamente, prima e dopo la visita, il personale si riserva un momento per parlare separatamente con il minorenne o la minorenne e i genitori, sia quello affidatario sia quello non affidatario. Questo spazio consente a tutte le parti di segnalare eventuali bisogni o preoccupazioni.
Il servizio mette a disposizione di minorenni e genitori non affidatari degli spazi riservati e allestiti per favorire le relazioni familiari, comprendenti materiale ludico adatto a tutte le età e l’occorrente per l’accudimento di infanti. Alcuni punti d’incontro offrono anche uno spazio cucina per la preparazione e la consumazione dei pasti e uno spazio verde per le attività all’esterno.
Il personale si occupa di sostenere minorenni e genitori non affidatari nella scelta della attività da svolgere. L’organizzazione delle attività varia a seconda delle singole situazioni e dei bisogni.
Il calendario delle aperture varia a seconda del servizio. Generalmente, è aperto tutti i giorni durante le fasce orarie extrascolastiche e tutto il giorno durante il finsettimana, anche durante i giorni festivi e le vacanze estive.
Le spese del servizio possono essere sussidiate dallo Stato. Al genitore non affidatario viene chiesto di partecipare alle spese. La tariffa varia a seconda del servizio.
Di regola, vi lavorano educatori ed educatrici sociali con una formazione terziaria conclusa in pedagogia, psicologia o lavoro sociale. All’interno dei punti d’incontro sussidiati da parte dello Stato il 75% del personale ha inoltre una formazione terziaria riconosciuta a livello federale nell’ambito sociale o pedagogico.
I punti d’incontro rientrano nel dispositivo delle strutture di protezione di minorenni. In Ticino questo servizio non necessita di un’autorizzazione a livello cantonale per poter esercire e non è sottoposto alla vigilanza.
Lo Stato sussidia una parte dei punti d’incontro presenti sul territorio. Il sussidio è subordinato al raggiungimento di specifici criteri di qualità. La verifica della qualità è assunta dall’Ufficio del sostegno a enti e attività per le famiglie e i giovani (UFaG) il quale è l’autorità cantonale di riferimento e in situazioni particolari viene sempre coinvolto.
Per quanto riguarda i punti d’incontro non sussidiati dallo Stato, la valutazione sull’idoneità è di competenza delle autorità che stabiliscono la misura. In base ai bisogni del settore della protezione di minorenni, l’UFaG sviluppa nuove offerte educative in collaborazione con il servizio.