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Ambito integrazione dell’Ufficio dei richiedenti l'asilo e dei rifugiati (URAR)

L’ambito integrazione dell’URAR ha l’obiettivo di favorire l’accoglienza delle persone straniere attraverso il sostegno e il coordinamento dei partner sul territorio, il monitoraggio delle attività d’integrazione e l’implementazione di una strategia in linea con gli obiettivi promossi dalla Segreteria di Stato della migrazione (SEM). 

Progetti d’integrazione sociale per i quali è possibile richiedere un contributo finanziario

In collaborazione con la rete presente sul territorio, l’ambito integrazione dell’URAR si occupa, tra le altre cose, del finanziamento di progetti d’integrazione che si inseriscono nel Programma d’integrazione cantonale (PIC) e nell’Agenda Integrazione Svizzera (AIS), entrambi promossi e cofinanziati dalla Confederazione per il tramite della Segreteria di Stato della migrazione (SEM).

Quali sono le finalità dei progetti d’integrazione?

Prima di redigere la richiesta di sostegno finanziario è importante sapere che i progetti possono essere sostenuti finanziariamente dall'ambito integrazione dell'URAR se perseguono uno o più dei seguenti obiettivi:

  • stimolare gli scambi interculturali tra la popolazione svizzera e quella straniera in Ticino, nonché la convivenza nei quartieri;
  • promuovere l’inclusione delle persone immigrate e dei/delle richiedenti l’asilo alloglotti/e, con particolare attenzione alle fasce più vulnerabili; 
  • promuovere la diversità culturale come risorsa importante per tutta la popolazione ticinese;
  • favorire l’apprendimento della lingua italiana attraverso appositi corsi di lingua, momenti e attività di socializzazione;
  • sensibilizzare in merito al tema della discriminazione e prevenirne ogni eventuale manifestazione;
  • rispondere a esigenze specifiche di determinati gruppi di popolazione;
  • fornire un accompagnamento e una consulenza sociali che valorizzino le competenze e l’autodeterminazione delle persone;
  • promuovere la conoscenza del territorio, degli usi e dei costumi;
  • affrontare i temi della paura reciproca e del pregiudizio.

Chi può proporre un progetto?

Possono proporre un progetto:

  • enti o associazioni attivi nella promozione dell’integrazione;
  • organizzazioni, enti e società che operano nel campo dell’integrazione;
  • servizi comunali sensibili al tema dell’integrazione.

Con che criteri vengono finanziati i progetti?

Per stabilire se concedere o meno le sovvenzioni, i progetti vengono valutati in base ai seguenti criteri:

  • svolgimento nel Cantone Ticino;
  • qualità del contenuto in termini di promozione dell’integrazione (ad es. coerenza dell’approccio, conoscenze approfondite in materia d’integrazione, ecc.);
  • competenze e formazione del personale impegnato;
  • risposta a un bisogno concreto, per migliorare una situazione esistente;
  • coinvolgimento attivo delle persone interessate (ad es. residenti locali, persone migranti);
  • ampiezza e durata delle attività; 
  • fattibilità, innovatività e impatto;
  • ripartizione geografica sul territorio;
  • sostenibilità finanziaria e organizzativa del progetto.

In che misura l’URAR può finanziare un progetto?

In base alle caratteristiche del singolo progetto proposto, il contributo verrà deciso secondo i criteri di finanziamento ed eventuali vincoli legali.

Sono incoraggiati i contributi di terzi e i cofinanziamenti (ad es. comuni, fondazioni, ecc.).

Nel caso di progetti ricorrenti si favoriscono quelli che, nel corso degli anni: 

  • migliorano il servizio, offrendo più attività oppure diversificandole maggiormente;
  • reperiscono ulteriori finanziamenti da terzi. 

Come si deve procedere per presentare un progetto d’integrazione all’URAR?

Affinché si possa realizzare un progetto nelle migliori condizioni possibili, l’ambito integrazione dell'URAR ha ideato una procedura di richiesta di sostegno finanziario semplificata, che consiste nella compilazione di un modulo e di un allegato finanziario (preventivo). Il modulo è concepito come una guida: rispondendo esaustivamente a tutte le domande si forniranno le informazioni necessarie per la valutazione del progetto oggetto della richiesta di finanziamento.

I documenti sono disponibili a lato, nella sezione "Formulari" della presente pagina web.

La redazione della richiesta di finanziamento è un passo importante per la riuscita del progetto. L’invio di documentazione incompleta o incorretta potrebbe pregiudicare l’esito del finanziamento.

Dove vanno inviate le richieste una volta completata la documentazione?

Le domande di finanziamento devono essere datate, firmate e inviate per e-mail al seguente indirizzo: dss-urar.integrazione(at)ti.ch

Quali sono le tempistiche?

Per il 2025 saranno presi in considerazione tutti i progetti e le relative domande di finanziamento pervenuti tra il 01.09.2024 e il 30.09.2024. Dossier presentati oltre questo termine potrebbero non essere valutati.

L’URAR si riserva inoltre la facoltà di richiedere informazioni e documentazione aggiuntiva.

Il finanziamento riconosciuto dall’URAR viene versato in almeno due rate, di cui una a conclusione del progetto.

A progetto in corso o ultimato cosa bisogna presentare all’URAR?

Qualsiasi modifica del progetto deve essere segnalata tempestivamente all’ambito integrazione dell'URAR. Qualora il progetto non dovesse svilupparsi come previsto (a livello di attività, costi, ecc.), l’ente è tenuto ad informare per tempo l’URAR. In caso di mancato (totale o parziale) svolgimento del progetto, l’URAR si riserva la facoltà di esigere un rimborso dell’importo versato.

Una volta concluso il progetto l’ente è tenuto a presentare una relazione finale di qualità, comprendente gli obiettivi raggiunti dal progetto nonché un’analisi dell’impatto ottenuto. Non da ultimo è richiesto un consuntivo finanziario dettagliato. In caso di ulteriori approfondimenti saranno richiesti i giustificativi dei costi sostenuti. La documentazione completa dovrà essere inviata all’URAR ambito integrazione entro due mesi dal completamento del progetto e, nel caso di progetti annuali, al più tardi il 28 febbraio del periodo successivo. 

Ci sono condizioni particolari o tassative che l’organizzatore e il personale devono soddisfare?

Sì, ai fini del finanziamento l’organizzazione deve disporre delle seguenti certificazioni:

  • abitabilità comunale e agibilità cantonale degli spazi presso i quali vengono proposte le attività del progetto aperte al pubblico;
  • assicurazione di Responsabilità civile (RC) per le attività aperte al pubblico.

Per il personale impegnato nella realizzazione del progetto sono da allegare:

  • Curriculum vitae (CV) comprovante che la formazione e l’esperienza professionale siano adeguate alle mansioni svolte;
  • in caso di personale a contatto con minorenni, va presentato l’estratto del casellario giudiziale del responsabile e l’estratto specifico per privati, nonché eventuali autocertificazioni e obblighi di informazione in caso di pendenze penali in corso. L’ente ha la responsabilità di verificare e certificare l’idoneità del personale a contatto con i bambini e le bambine, sia per i/le dipendenti sia per i volontari e le volontarie. 

Per quanto riguarda la separazione dei poteri, il comitato o l’organo direttivo dell’organizzatore deve garantire il rispetto dell’art. 68 del Codice Civile Svizzero (CC), nonché le seguenti condizioni:

  • tra il personale stipendiato dall’organizzatore non possono figurare membri di comitato o dell’organo direttivo; 
  • eventuali parentele fra membri dell’organo direttivo e dipendenti dell’associazione vanno rese esplicite. Se i membri del comitato/organo direttivo sono attivi operativamente, possono essere riconosciuti come volontari, ma non come dipendenti stipendiati;
  • l’organo direttivo deve essere composto da almeno 3 persone che godano di pari diritti oppure, nel caso in cui 2 membri siano uniti da un legame di parentela in linea diretta, da almeno 5 persone che godano di pari diritti.

Un "World Cafè" per il PIC3

Al fine di elaborare il nuovo Programma di Integrazione cantonale PIC3 2024-2027, l’Unità interdipartimentale per l’integrazione (UII), progetto pilota al quale hanno collaborato i tre dipartimenti (DSS, DECS, DI), ha organizzato il 1° febbraio 2023 un pomeriggio di riflessione con il coinvolgimento di una settantina di enti e comuni attivi nell’ambito dell’integrazione della popolazione straniera. L’obiettivo dell’incontro è stato quello di stimolare una nuova modalità di collaborazione e nuovi progetti d’integrazione delle persone straniere in Cantone Ticino.

Unità interdipartimentale per l'integrazione
Vicolo Santa Marta 2
6501 Bellinzona

tel. +41 91 814 54 28
fax +41 91 814 51 39
dss-urar.integrazione@ti.ch

Capo ufficio
Renzo Zanini

Divisione dell'azione sociale 
e delle famiglie

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