Febbre del Nilo occidentale
La febbre del Nilo occidentale (West Nile Fever) è una malattia virale che si manifesta soprattutto negli uccelli. Tuttavia può essere trasmessa anche agli esseri umani, ai mammiferi (p. es. cavalli), ai rettili e agli anfibi. La trasmissione avviene per mezzo delle zanzare, soprattutto tramite la zanzara comune (Culex pipiens) e più raramente tramite le zanzare della specie Aedes (zanzara tigre).
Per quanto riguarda l'uomo, nella maggior parte dei casi (80%) l'infezione decorre senza che il soggetto colpito presenti sintomi della malattia. Nelle aree endemiche, la sintomatologia si evidenzia nel 20% circa dei soggetti colpiti, con una sindrome di tipo influenzale caratterizzata da un periodo di incubazione di circa 2-14 giorni e dai seguenti sintomi: febbre, mal di testa, mal di gola, dolori muscolari e articolari; possibilmente anche congiuntivite, rash cutanei (tronco, estremità e testa), linfoadenopatia, anoressia, nausea, dolori addominali, diarrea e sintomi respiratori. Forme più gravi, come meningiti o encefaliti, sono rare (meno dell’1%) e colpiscono soprattutto anziani e persone immunodepresse. Queste complicazioni possono condurre alla morte nello 0,1% degli infettati.
Il West Nile virus (WNV) è presente in Italia dal 2008 e malgrado la nostra vicinanza alle regioni colpite (in particolare Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia-Giulia e Veneto) finora in Ticino non risultano casi di persone che hanno contratto il virus.
In Ticino dal 2010, ogni anno da luglio a settembre, viene monitorata la presenza di Flavivirus nelle zanzare, tra cui il WNV, attraverso la posa di apposite trappole. Il primo ritrovamento del WNV è avvenuto nel mese di agosto 2022 (vedi comunicato stampa). Questo significa che il virus circola nelle zanzare del nostro territorio ed esiste dunque il rischio, seppur limitato, di trasmissione all’uomo. È importante segnalare che a oggi, trattandosi di malattia a dichiarazione obbligatoria attivamente monitorata, non si sono registrati casi umani confermati e autoctoni in Ticino.
Non esiste un vaccino per l'uomo. Il metodo preventivo più efficace consiste nell’evitare le punture di zanzara, tramite l’uso di repellenti e soggiornando quanto più possibile in ambienti protetti da zanzariere e/o provvisti di diffusori di insetticidi ad uso domestico. Sono inoltre importanti le misure già raccomandate per lottare contro la zanzara tigre. In caso di domande, si invita la popolazione a rivolgersi al proprio medico curante.