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Vaiolo delle scimmie

Il vaiolo delle scimmie o monkeypox è una malattia infettiva causata dal virus del vaiolo delle scimmie e trasmessa dall’animale alle persone o da persona a persona. Il serbatoio naturale del virus sembrano essere soprattutto i roditori. Il primo caso di vaiolo delle scimmie è stato identificato nel 1970 in un bambino della Repubblica Democratica del Congo. Da allora sono stati segnalati sporadici focolai soprattutto in Africa centrale e occidentale e in seguito sono stati diagnosticati casi sporadici di viaggiatori provenienti da queste zone.

Il 23 luglio scorso, l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha dichiarato che la diffusione di questa malattia è un’emergenza sanitaria pubblica di rilevanza internazionale, massimo livello di allerta mondiale. I casi di vaiolo delle scimmie nel mondo sono ormai più di 70'000 (al 14.10.2022) di cui 27'317 casi negli Stati Uniti e quasi 25'000 nell’Unione Europea. Al 19.10.2022 i casi confermati in Ticino sono 9.

La trasmissione da animale a uomo può verificarsi nel contatto diretto con il sangue, i fluidi corporei o le lesioni cutanee o mucose di animali infetti. La trasmissione da uomo a uomo avviene in caso di stretto contatto con le secrezioni respiratorie (goccioline), i fluidi corporei e le lesioni cutanee o mucose di una persona infetta (rapporti intimi) o nel contatto con oggetti recentemente contaminati (per esempio indumenti o biancheria).

I primi sintomi della malattia sono febbre, mal di testa, dolori muscolari e alla schiena e gonfiore dei linfonodi. Da uno a tre giorni dopo la comparsa della febbre, si sviluppa un'eruzione cutanea con vescicole o pustole. L'eruzione cutanea di solito si diffonde dalla testa al resto del corpo. Possono essere colpiti anche i palmi delle mani e le piante dei piedi. In caso di infezione confermata, cioè dopo un'analisi di laboratorio e un consulto medico, l’Ufficio del medico cantonale ordina l'isolamento che dura finché le croste che ricoprono le lesioni cutanee cadono e si forma un nuovo strato di pelle.

La diagnosi viene fatta con una PCR di uno striscio o biopsia di una lesione cutanea. La terapia è principalmente sintomatica e di supporto e la prognosi è da considerarsi complessivamente buona.

Descrizione della malattia

Malattia infettiva da dichiarare

Malattia nel mondo

Vaccinazione per le persone a rischio

Da inizio novembre sarà disponibile in Svizzera e quindi anche in Ticino la vaccinazione contro il vaiolo delle scimmie, per la quale i costi sono a carico della Confederazione. Lo scopo di questa vaccinazione è di prevenire i decorsi gravi della malattia, le complicazioni, i decessi e di interrompere la catena di trasmissione del virus.

Il vaccino acquistato dalla Confederazione si chiama Jynneos® della ditta danese Bavarian Nordic (vedi informazioni nel riquadro a destra "Vaccinazione"). Si tratta di un vaccino autorizzato in Europa (EMA) e negli Stati Uniti (FDA) che offre una buona protezione dal vaiolo delle scimmie.

Attualmente, questo vaccino non è omologato in Svizzera, ma può essere somministrato senza autorizzazione (uso “no-label”) secondo le raccomandazioni redatte dall'Ufficio federale di sanità pubblica (UFSP) e dalla Commissione federale per le vaccinazioni (CFV), se la persona che intende vaccinarsi fornisce il proprio consenso scritto.

Le persone interessate al vaccino contro il vaiolo delle scimmie sono invitate a prendere un appuntamento dal proprio medico curante il quale valuterà l'idoneità alla vaccinazione. Se la vaccinazione è indicata il medico annuncia il paziente al Centro di competenza per le vaccinazioni, Servizio malattie infettive, Ospedale Regionale di Lugano (sede Civico) e gli consegna il formulario di consenso e il documento esplicativo sul vaccino in modo che il paziente abbia il tempo di informarsi adeguatamente sulla vaccinazione. Il Centro di competenza per le vaccinazioni convocherà poi il paziente per un appuntamento, raccoglierà il suo consenso e procederà con la vaccinazione.

L’accesso al Centro di competenza per le vaccinazioni è possibile solo su annuncio da parte del proprio medico curante.