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La conservazione delle collezioni botaniche

Le collezioni botaniche conservate al Museo cantonale di storia naturale comprendono circa 70'000 campioni di piante essiccate, suddivisi in collezioni storiche, scientifiche e didattiche. L’erbario del Museo cantonale di storia naturale è registrato nell’Index Herbariorum (la rete internazionale degli erbari) con la sigla LUG.

Le collezioni di piante vascolari (piante a fiori, felci, licopodi ed equiseti) sono le più corpose e annoverano il maggior numero di campioni (circa 60'000 tavole d’erbario), custoditi in un Erbario generale (erbario di riferimento) e in una ventina di collezioni storiche e/o didattiche.

Le collezioni briologiche (antocerote, epatiche e muschi) comprendono circa 10'000 campioni, suddivisi tra un Erbario generale, alcuni erbari storici e una collezione didattica.

Il Museo dispone anche di una collezione di semi e di frutti (rispettivamente la carpoteca e la spermatoteca), che comprendono circa 1'300 campioni, e di una siloteca (collezione di campioni di legno in sezioni orizzontali o verticali), composta da 550 campioni.

In passato l'incremento delle raccolte era soprattutto frutto di acquisti o donazioni, ciò che ha comportato l'acquisizione di interi erbari appartenenti a naturalisti illustri del periodo. Tra le collezioni storiche ottocentesche e di inizio Novecento di particolare valore figurano per esempio gli erbari di don Bartolomeo Verda (1744-1820) e di Giuseppe Zola (1789-1831), l'erbario delle piante vascolari di Alberto Franzoni (1816-1886) e la collezione di muschi di Lucio Mari (1827-1898). Oggi le raccolte sono incrementate soprattutto attraverso campionamenti mirati, effettuati nell'ambito di ricerche sul campo.

Le diverse collezioni sono inoltre regolarmente oggetto di revisioni sistematiche (in particolare nell'ambito di revisioni di gruppi o di specie critiche). Le collezioni di particolare valore didattico, come ad esempio la carpoteca, la spermatoteca e la siloteca, sono oggetto di un tipo di archiviazione specifico.