Biologia del gambero di fiume italiano
In Svizzera l’areale del gambero di fiume italiano (A. italicus) è limitato al Cantone Ticino e ad alcune valli sud alpine dei cantoni Grigioni e Vallese.
Come la maggior parte delle specie di gamberi di acqua dolce, è maggiormente attivo durante le ore notturne e per questa ragione passa sovente inosservato. Raggiunge una lunghezza massima di circa 13 cm e l’aspettativa di vita può superare 10 anni. Si tratta di una specie onnivora e il suo regime alimentare è costituito principalmente da invertebrati acquatici, piante acquatiche, detriti vegetali e animali morti.
Il gambero di fiume italiano ha esigenze relativamente elevate e necessita di ambienti di buona qualità. Per poter sopravvivere e riprodursi necessita di un corso d’acqua non eccessivamente torrentizio, con acqua fresca e ben ossigenata. Inoltre devono essere presenti delle strutture che possano fungere da rifugio, come radici parzialmente sommerse, rami, tronchi o detriti vegetali depositati sul fondo.
Il periodo riproduttivo si situa tra settembre e ottobre. Le femmine possono produrre 80-100 uova, che vengono fecondate dalle spermatofore che i maschi hanno precedentemente depositato sul ventre delle femmine. Durante l’inverno, i gamberi si ritirano in rifugi rappresentati da cavità, radici di alberi o fessure sotto massi ed entrano in una sorta di letargo.
Durante tutto questo periodo, le femmine accudiscono le uova portandole attaccate alle loro appendici addominali (pleopodi). In primavera i gamberi tornano ad essere attivi e, dopo 4-7 mesi di incubazione, tra maggio e giugno avviene la schiusa delle uova: solamente il 10-20% delle uova fecondate darà vita a delle larve, morfologicamente identiche agli adulti ma dalle dimensioni di pochi millimetri. Durante i primi giorni di vita rimangono attaccate con le chele uncinate all’addome materno e dopo circa una settimana iniziano a spostarsi e a nutrirsi autonomamente, ma in caso di pericolo la madre li richiama a sé con feromoni di allarme. Il primo anno è il più rischioso per la sopravvivenza, ma dopo circa 3 anni gli esemplari più forti diventeranno adulti. La muta permette agli animali di accrescersi: il vecchio carapace (esuvia) viene abbandonato per lasciare spazio ad una corazza più grande.
Dato il rapido accrescimento iniziale, le mute sono frequenti nei primi anni di vita mentre avvengono solo 1-2 volte all’anno nei gamberi adulti. Durante le mute l’animale è in grado di rigenerare delle parti di corpo mancanti, per esempio delle chele o delle antenne, anche se a volte di dimensione più piccole rispetto all’originale ma perfettamente funzionanti.






