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Ornamenti tipografici Agnelli

A livello internazionale, la pratica dell'utilizzo di falsi luoghi per evitare la censura o ripercussioni di vario tipo è attestata sin dal XVI secolo, ma si è sviluppata particolarmente nel corso del Settecento. Per smascherare queste pratiche i ricercatori contemporanei hanno sviluppato delle tecniche d'identificazione basate sullo studio minuzioso del materiale e delle pratiche di stampa. Lo studio degli ornamenti tipografici riveste un'importanza fondamentale, permettendo di identificare gli stampatori e di attribuir loro opere clandestine.

Anche gli Agnelli, la cui produzione aveva una portata europea, utilizzarono e subirono questi stratagemmi. I tipografi luganesi stamparono opere con falsi luoghi tipografici, mentre tipografie estere, soprattutto veneziane, utilizzarono spesso "Lugano" quale falso luogo. L'intricata vicenda di queste pubblicazioni ha quindi del paradossale: a volte si legge "Lugano" e si deve intendere Venezia, mentre altre volte si leggono fantasiosi toponimi quali "Cosmopoli", "Filippopoli" o "Chicheropoli" e si deve supporre Lugano.

Per permettere delle ricerche allargate a diverse banche dati di ornamenti tipografici, l'Università e il Politecnico federale di Losanna hanno sviluppato un motore di ricerca basato sul confronto automatico delle immagini, che permette di ritrovare un ornamento preciso all'interno di diverse banche dati associate. Questo motore di ricerca costituisce il cuore del sito Passe-Partout.

Sb, in collaborazione con la Biblioteca cantonale e universitaria di Losanna, sta identificando, digitalizzando e descrivendo gli ornamenti della tipografia Agnelli, che verranno inseriti nella banca dati Fleuron ed in seguito integrati a Passe-Partout.