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Teatro Forum

La Divisione della scuola, per il tramite del CERDD, propone alle sedi scolastiche di Scuola media un’offerta formativa rivolta ai docenti e agli allievi attraverso un teatro forum che mette in scena temi relativi all’uso dei media digitali.

Lo spettacolo teatrale, allestito e gestito dalla Compagnia Teatro Forum UHT, vede sul palco due attori e un’attrice, insieme a una narratrice-joker.

È una storia di amicizia che coinvolge una ragazza e due ragazzi di quattordici anni, e che si svolge sia all’interno sia all’esterno della scuola; appaiono nello spettacolo anche tre figure adulte: un docente e una coppia di genitori.

I tre compagni di scuola si confrontano con varie situazioni dialogando di persona e online. Nel tentativo di comunicare, di piacere e di divertirsi, si trovano invischiati in dinamiche difficili da gestire.

Il teatro forum prevede la partecipazione attiva degli spettatori: si tratta, infatti, di un dibattito e di una riflessione pubblica su una determinata problematica che utilizza il linguaggio teatrale e che quindi passa attraverso l’agire, mettendo in gioco le emozioni.

Gli spettatori, invece di rimanere seduti pensando “al posto di quel personaggio avrei fatto…”, sono invitati a esprimere sulla scena le proprie idee, prendendo il posto di un personaggio e confrontando la propria volontà di trasformazione con le reazioni degli altri personaggi.

La figura del joker coordina l’incontro tra la scena e il pubblico, spinge la riflessione il più lontano possibile, mette in evidenza se, e come, i diversi interventi del pubblico possono modificare, far evolvere o involvere i personaggi e la situazione. Non si tratta di trasmettere un messaggio o di trovare facili soluzioni, bensì di creare uno spazio e un tempo di miglior comprensione della questione messa in scena, facendo emergere, insieme al pubblico, delle piste per affrontare la realtà rappresentata.

Le situazioni messe in scena, facenti parte di un’unica storia e create sulla base del vissuto dei giovani e degli adulti di riferimento, aprono vari temi legati all’uso del telefonino – e in generale dei media digitali – integrati in una visione a largo raggio, che contempla la complessità della realtà:

  • I like e il bisogno di ammirazione;
  • i selfie, i filtri per modificare la propria immagine;
  • la comunicazione nelle chat;
  • l’amicizia online;
  • la pubblicazione di immagini, l’invio di una fotografia intima;
  • il tempo trascorso online;
  • la satira (o una presa in giro) che diventa offesa;
  • l ruolo del docente come figura educativa di riferimento;
  • il ruolo dei genitori.

Non si riconoscono personaggi “buoni” e personaggi “cattivi”, vittime e colpevoli, né la dicotomia giusto/sbagliato: si riconoscono le difficoltà delle relazioni, il percorso impegnativo della crescita, con i suoi balzi in avanti e i suoi inciampi.

Poiché tale proposta di teatro forum si inserisce in un’offerta formativa rivolta ai docenti, si prevede un incontro preparatorio con gli insegnanti che partecipano con le loro classi allo spettacolo: durante tale momento si presentano i temi messi in scena, si discutono aspettative e preoccupazioni, individuando le modalità più opportune per raccogliere gli spunti offerti dalla rappresentazione teatrale, affinché si possa stimolare una riflessione in classe che non vuole offrire facili ricette, bensì favorire lo sviluppo di consapevolezza negli allievi.

Un secondo incontro con i docenti si tiene a qualche settimana di distanza dallo spettacolo: si tratta di riprendere i temi emersi nei momenti di discussione e di confronto in classe, nonché di proporre piste operative, con un’attenzione verso le esigenze di approfondimento.

Lo spettacolo è pensato per le classi del secondo biennio della scuola media, eventualmente può essere proposto anche nelle classi di seconda media; il pubblico dovrebbe essere indicativamente compreso tra le quaranta e le sessanta persone (due/tre classi). Il teatro forum dura circa 1 ora e 45 minuti e non necessita di requisiti tecnici: occorre semplicemente una buona illuminazione della scena. L’intero progetto non comporta alcun costo per le sedi scolastiche.