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Indirizzi settoriali: scuole professionali

Gli indirizzi settoriali declinano gli indirizzi dipartimentali a seconda dei diversi settori scolastici mantenendo la suddivisione nei tre ambiti formativi:

  • ambito pedagogico-didattico-metodologico (A);­
  • ambito disciplinare (B);
  • ambito sviluppo personale e sociale (C).

Pur restando linee guida, gli indirizzi settoriali aggiungono un grado di specificità agli indirizzi dipartimentali.


Premessa

La formazione nell’ambito delle scuole professionali muove dal presupposto che la stessa è compito comune di Confederazione, Cantoni e organizzazioni del mondo del lavoro (OML).
Nelle scuole professionali (SP) ticinesi di base (secondario II) obiettivi e contenuti della formazione si fondano sulle molteplici ordinanze federali (OF) e sui conseguenti piani di formazione, periodicamente aggiornati, in sintonia con la rapida evoluzione del mondo del lavoro.
Per l’offerta d’insegnamento delle SP di base, occorre quindi fondarsi in particolare sull’impostazione di numerose e specifiche OF legate alle diverse professioni, sull’OF e il Piano quadro per l’insegnamento (PQI) della cultura generale, sull’OF sulla maturità professionale (MP) e il relativo PQI.
Per il settore terziario (non accademico) fanno stato l’OF del DEFR (OERic-SSS) e i diversi PQI di settore per i cicli formativi delle scuole specializzate superiori e per gli studi post-diploma.
Si osserva inoltre uno sviluppo dell’offerta da parte delle organizzazioni del mondo del lavoro (OML) di piattaforme digitali, che intendono favorire lo scambio tra i tre luoghi di formazione, raggruppando contenuti da insegnare e strumenti di apprendimento e la diffusione dell’uso del portfolio (spesso proposto in forma digitale) nelle formazioni di base: la sfida è che esse possano diventare un valore aggiunto per la formazione. 

Ambiti formativi

  • promuovere e accompagnare l’insegnamento per competenze operative (CO) voluto dalla SEFRI nella revisione delle OF. Il modello CO prevede la suddivisione delle competenze operative in quattro dimensioni: competenza professionale, metodologica, sociale e personale. Le competenze operative vengono specificate sotto forma di obiettivi di valutazione e associate ai luoghi di formazione. Tramite questi obiettivi viene definito il livello necessario per adempiere le singole competenze operative.
  • promuovere forme di apprendimento per competenze (professionali, metodologiche e sociali) come previsto dalle OF di formazione; tale impostazione è riferita all’apprendimento degli allievi e delle allieve ma andrebbe estesa anche all’impostazione dei corsi di formazione continua per docenti e formatori/trici del settore professionale (apprendimento ‘in situazione’);
  • promuovere il modello delle competenze orientato agli obiettivi fondamentali della MP, nell’interazione di tre dimensioni: competenze disciplinari, trasversali e obiettivi di formazione generale. Nell’ambito della MP un accento particolare è posto sull’approccio interdisciplinare;
  • favorire e rafforzare i legami tra mondo della scuola e mondo del lavoro, attraverso collaborazioni e scambi che coinvolgano docenti e scuole, aziende e datori di lavoro nonché le numerose OML;
  • acquisire strumenti per migliorare l’apprendimento nelle SP: per futuri/e professionisti/e qualificati/e (percorsi di AFC) delle SP di base, per futuri quadri lavorativi intermedi o superiori (diplomati/e di livello terziario B), per candidati/e alla MP (con AFC) che accederanno, in particolare, alle scuole universitarie professionali (SUP).
  • favorire l’uso consapevole, intenzionale ed efficace delle piattaforme didattiche a disposizione, integrandole in forme di apprendimento diversificate;
  • promuovere lo sviluppo di capacità di ascolto attivo individualizzato, di chiarificazione (orientamento alle scelte), di motivazione (coaching) e di tutoring da parte di docenti e formatori/trici, in relazione anche alla diffusione dell’uso del portfolio nella formazione.
     
  • Perfezionare l’interazione e la complementarietà, soprattutto sul piano degli obiettivi e dei contenuti della formazione, tra chi opera nei diversi luoghi della formazione professionale: scuole, aziende di tirocinio o di stage, corsi interaziendali;
  • rafforzare i legami con la realtà del mondo del lavoro, aggiornando costantemente il quadro delle competenze richieste (professionali, metodologiche e personali), in relazione alla rapida evoluzione delle svariate professioni e specializzazioni;
  • sviluppare la conoscenza e la condivisione di situazione professionali significative e in linea con l’evoluzione del mondo del lavoro e della società su cui fondare l’insegnamento su situazioni di vita professionale (e non);
  • sviluppare gli scambi e la collaborazione tra docenti, formatori/trici e altre figure allo scopo di integrare l’insegnamento in un approccio interdisciplinare che permetta di affrontare le situazioni di vita reale e di vita professionale con una visione olistica e sistemica.
  • sostenere docenti, formatori/trici e ispettori/trici di tirocinio nella gestione delle persone in formazione specialmente nelle SP di base, incluse in classi sovente poco omogene, considerate le differenze talora marcate di tipo anagrafico (cambiamenti di percorso formativo, riqualifiche professionali), culturale e linguistico (allievi/e alloglotti/e) e promuovendo adeguate capacità e metodologie di gestione dell’eterogeneità e dei disturbi specifici dell’apprendimento;
  • aiutare docenti e formatori/trici nella ricerca di strumenti comunicativi che possano stimolare gli interessi culturali e la motivazione ad apprendere, specialmente nelle SP di base, considerate spesso, a torto, come scelte di ripiego in rapporto ad altri percorsi formativi post-obbligatori;
  • sviluppare forme di collaborazione e scambio tra insegnanti, operatori/operatrici aziendali e ispettori/trici del tirocinio;
  • sostenere e preparare i/le docenti ad affrontare la gestione di casi problematici e situazioni difficili, con l’ausilio di operatori/operatrici interni (mediatori/trici, direzioni scolastiche) ed esterni (autorità scolastiche, servizi presenti sul territorio ecc.);
  • sostenere e preparare i/le docenti ad affrontare la gestione del cambiamento e di progetti innovativi in autonomia e in collaborazione con altri partner della formazione;
  • pianificare e sostenere l’assunzione progressiva di responsabilità dei/delle docenti all’interno della sede nell’ottica di uno sviluppo di carriera personale e di crescita della sede;
  • promuovere esperienze e sperimentazioni di forme di portfolio nell’accompagnamento del percorso professionale di docenti e formatori/trici.