Centri educativi per minorenni, accompagnamento in appartamento e centri diurni
I Centri educativi per minorenni (CEM) accolgono bambini e ragazzi, dagli 0 ai 20 anni, per i quali è necessario un temporaneo allontanamento dal proprio contesto famigliare a causa di problematiche di natura sociale, educativa e/o psicologica. Quando i ragazzi accolti si avvicinano alla maggiore età e il loro progetto giunge a compimento, possono essere gradualmente accompagnati verso la vita in autonomia in un appartamento. I CEM sono strutture di tipo residenziale; in alcuni casi offrono anche un accompagnamento durante le fasce diurne.
Centri diurni all'interno dei CEM
Cosa sono i centri diurni all'interno dei CEM?
È possibile frequentare alcuni CEM solo di giorno, nei momenti extrascolastici: in questo caso si parla di "centri diurni” o "posti diurni".
Le aperture dei centri diurni seguono generalmente il calendario scolastico e l'orario si protrae al massimo fino al dopocena. I centri diurni restano chiusi durante il fine settimana.
A chi si rivolgono?
Si rivolgono generalmente a minorenni in età della scuola dell’obbligo (6-15 anni). Tuttavia, alcuni centri possono accogliere giovani adulti fino ai 20 anni.
Tutti i CEM hanno dei posti diurni? Come sono organizzati?
Non tutti i CEM dispongono di posti diurni. Quando disponibili, i posti diurni possono essere attribuiti ai gruppi residenziali oppure ai gruppi che frequentano il CEM soltamente nella fascia oraria diurna.
Che tipo di attività si svolgono?
Ogni centro ha un'offerta specifica. Tuttavia, generalmente, la attività proposte sono le seguenti:
- sostegno scolastico e/o recupero della licenza media;
- atelier occupazionali e creativi;
- spazi di socializzazione.
Chi decide dell’inserimento di un minore in un centro diurno e come avviene questo inserimento?
L’inserimento può essere deciso dalle autorità, in collaborazione con gli uffici cantonali di protezione dei minorenni, oppure può essere volontario, ovvero richiesto dalla famiglia o dal minorenne/giovane adulto per il tramite di un assistente sociale di riferimento, senza che l'autorità lo decida.
- Generalmente, l’inserimento è anticipato da una segnalazione o da una richiesta di sostegno alle autorità o agli uffici cantonali preposti da parte della famiglia o di altre persone che conoscono il minorenne e se ne occupano. La segnalazione può provenire anche dal minorenne/giovane adulto stesso.
- Dopo la segnalazione, se il bisogno di protezione viene confermato, l’assistente sociale elabora un progetto educativo e verifica se nel CEM auspicato vi sono posti disponibili. Quando un posto può essere attribuito, il minorenne/giovane adulto e la sua famiglia visitano il centro diurno e, insieme all’assistente sociale e al direttore, definiscono come iniziare il percorso. Questa fase è definita "Fase di avvicinamento e di ammissione" e ha una durata variabile.
- Durante il collocamento, ogni ospite è affiancato da un educatore di riferimento e con il suo sostegno sviluppa un progetto personale (POI), che viene costantemente aggiornato (almeno una volta all’anno) e discusso insieme alla famiglia e all’assistente sociale durante gli incontri di bilancio. Il POI consente di valutare periodicamente l’andamento del collocamento e di raccogliere il punto di vista del minorenne/giovane adulto rispetto al suo stato d’animo e ai suoi obiettivi personali.
A chi spettano le spese di questo tipo di accompagnamento?
Le strutture educative per minorenni sono sussidiate dal Cantone. Alla famiglia viene chiesta una partecipazione ai costi in funzione delle proprie disponibilità economiche. La retta di partecipazione ammonta al massimo a 300 fr. mensili per ospite.
Il personale che accudisce e organizza le attività ha una formazione specifica?
Di regola, all’interno dei centri lavorano educatori sociali con una formazione terziaria conclusa in pedagogia, psicologia o lavoro sociale. Il 75% del personale ha una formazione riconosciuta a livello federale in ambito sociale o pedagogico.
Il centro diurno è sottoposto a una vigilanza cantonale?
Il centro diurno rientra nel dispositivo delle strutture di protezione dei minorenni autorizzate.
L’Ufficio del sostegno a enti e attività per le famiglie e i giovani (UFaG) è l'autorità cantonale di riferimento e in situazioni particolari viene sempre coinvolto. L’UFaG mantiene contatti regolari con il centro e almeno una volta ogni due anni svolge una vigilanza in loco, durante la quale incontra il personale educativo ed eventualmente gli ospiti. In generale, l’Ufficio vigila affinché i diritti degli ospiti vengano rispettati e promossi durante il loro accompagnamento. In base ai bisogni del settore della protezione dei minorenni, sviluppa inoltre nuove offerte educative in collaborazione con il CEM.
Basi legali
- 0.107 Convenzione sui diritti del fanciullo del 20 novembre 1989
- 341 Legge federale sulle prestazioni della Confederazione nel campo dell’esecuzione delle pene e delle misure del 5 ottobre 1984 (LPPM)
- 341.1 Ordinanza sulle prestazioni della Confederazione nel campo dell’esecuzione delle pene e delle misure (OPPM) del 21 novembre 2007
- 211.222.338 Ordinanza sull’accoglimento di minori a scopo di affiliazione (OAMin) del 19 ottobre 1977
- 874.100 Legge sul sostegno alle attività delle famiglie e di protezione dei minorenni (Legge per le famiglie) del 15 settembre 2003
- 874.110 Regolamento della legge per le famiglie del 20 dicembre 2005