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Pericoli per la salute

I cianobatteri sono pericolosi per la salute?

I cianobatteri possono essere pericolosi per la salute di uomini e animali se presenti ad alta densità. La produzione di tossine (cianotossine) avviene infatti quando ceppi tossici presenti nella popolazione di cianobatteri riescono a proliferare: una fioritura di specie tossiche è considerarsi pericolosa per la salute. Le tossine più note sono le microcistine, che hanno principalmente un effetto epatotossico. Esse sono prodotte all’interno delle cellule batteriche e vengono rilasciate all'esterno quando i cianobatteri muoiono, contaminando in questo modo le acque. Indipendentemente dalla presenza di cianotossine conosciute all’interno della fioritura, il contatto con alte concentrazioni di cianobatteri può causare irritazioni e provocare reazioni allergiche della pelle. 

Come avviene l’esposizione?

Nel contesto della balneazione, l’esposizione ai cianobatteri e alle loro tossine può avvenire attraverso tre vie principali: ingestione, contatto diretto della superficie corporea (dermale) e inalazione. L’ingestione è la via di esposizione alle cianotossine più frequentemente documentata. Casi di malessere in seguito all’ingestione accidentale di acqua contaminata dalle fioriture di cianobatteri sono riportati in letteratura. In caso di malessere associabile all’esposizione a cianobatteri, è tuttavia opportuno rivolgersi ad un medico.  

Il diretto contatto con gli ammassi di cianobatteri può essere causa di irritazione più o meno severa della pelle. Costumi da bagno e tute subacquee possono inoltre peggiorare il potenziale di irritazione bloccando le cellule batteriche e liberando il loro contenuto a causa della frizione fra il materiale e la pelle.

Attività che prevedono la repentina o la ripetuta immersione della testa, quali ad esempio il wind-surf e il kayak, possono portare all’ingestione o all’inalazione dell’acqua e dovrebbero essere praticate unicamente in acque trasparenti.

Gli aerosol generati dal vento o dalle attività ricreative possono contenere cellule cianobatteriche o le loro tossine. Tuttavia, informazioni quantitative circa la potenziale via di esposizione tramite inalazione di aerosol contaminato sono giudicate scarse. In ogni caso, attività che producono livelli significativi di aerosol, ad esempio l’utilizzo di motoscafi o lo sci d’acqua, dovrebbero essere evitate nelle aree in cui sono presenti fioriture di cianobatteri.

Quali sono i pericoli per i cani e per gli animali in generale?

Gli animali, soprattutto i cani, hanno più probabilità dell'uomo di intossicarsi perché possono ingerire significative quantità d'acqua vicino alla riva - dove le concentrazioni di cianobatteri sono generalmente più alte - anche leccandosi il pelo dopo il bagno, ingerendo così le cellule che sono rimaste attaccate al manto. Questa elevata ingestione d'acqua, unita ad una massa corporea relativamente bassa, li rende particolarmente vulnerabili. Per questo motivo lo stato dell’acqua andrebbe sempre controllato prima di far bagnare gli animali e in caso di presenza di formazioni visibili di cianobatteri (accumuli, striature, macchie, polvere), colorazioni anomale o torbidità elevata, l’accesso all’acqua deve essere impedito. In caso di malessere, si consiglia di consultare immediatamente un veterinario.

Quali sono i possibili sintomi per l'essere umano?

I sintomi acuti riportati in seguito all’esposizione dell’essere umano alle cianotossine e ai cianobatteri tramite acqua di balneazione sono di norma lievi ed autolimitanti. Essi includono in particolare sintomi gastrointestinali (nausea, vomito, diarrea, dolori addominali), mal di testa, febbre, irritazione della pelle. Particolarmente a rischio sono i bambini piccoli, che possono ingerire involontariamente l’acqua durante le attività ricreative. In caso di ingestione di alte quantità di cianotossine non possono essere tuttavia esclusi effetti più gravi, in particolare danni al fegato.

L’acqua potabile è sicura? 

Nei nostri laghi, l'acqua per la produzione di acqua potabile viene captata negli strati profondi, il che impedisce alle alghe che si formano in superficie in estate di entrare nel sistema. Tuttavia, i cianobatteri potrebbero essere risucchiati durante la miscelazione dei laghi, che però di solito avviene in inverno. I fornitori di acqua potabile devono quindi considerare questo pericolo nella loro valutazione del rischio, in modo da garantire che l'acqua fornita ai consumatori sia priva di cianotossine. L’OMS ha definito un valore guida per l’acqua potabile di 1 µg/L relativo alla somma di tutte le microcistine presenti. Il Laboratorio cantonale verifica regolarmente i livelli di cianotossine, in particolare le microcistine, nell’acqua greggia e trattata proveniente dalle captazioni a lago. Allo stato attuale il rischio rappresentato dai cianobatteri per l’acqua potabile ottenuta dalle captazioni lago è da considerarsi minimo.

I prodotti della pesca sono sicuri?

Fino ad oggi non sono stati documentati casi d’intossicazione umana (o di animali domestici) attribuibile al consumo di cibi contaminati da cianotossine d’acqua dolce. Tuttavia è noto che le microcistine possono accumularsi nei tessuti dei pesci, in particolare nell’intestino e nel fegato. Gli studi sull'accumulo di tossine suggeriscono che il tessuto muscolare (filetto) è meno colpito. I livelli di microcistine ritrovati nel pescato di laghi con fioriture cianobatteriche sono generalmente bassi e il rischio sanitario associato al consumo di pesce durante le fioriture cianobatteriche sembra minimo. In ogni caso, per limitare l'esposizione dei consumatori alle cianotossine, si raccomanda di eviscerare il pesce prima del consumo (o prima del congelamento).

Laboratorio cantonale

Via Mirasole 22
6500 Bellinzona

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