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Piano di protezione (PPAS)

Conformemente all’art. 20 cpv. 2 della LPAc, il proprietario di una captazione d’acqua sotterranea deve:

  1. eseguire i rilevamenti necessari per delimitare le zone di protezione;
  2. acquistare i necessari diritti reali;
  3. sopperire agli indennizzi per le limitazioni del diritto di proprietà.

Soggiacciono all’obbligo di allestire un PPAS i proprietari di captazioni pubbliche, i proprietari di captazioni private d’interesse pubblico destinate all’approvvigionamento di acqua potabile e che in generale sottostanno alla Legge federale sulle derrate alimentari e gli oggetti d’uso LDerr.

Il PPAS si compone dei seguenti documenti:

  • rapporto idrogeologico;
  • piano delle zone di protezione S1, S2 e S3 - delimitazione idrogeologica e pratica (secondo i mappali e giuridicamente vincolante) delle zone di protezione;
  • catasto dei pericoli (piano dei conflitti) legati alle attività e agli impianti all’interno delle zone di protezione;
  • piano di risanamento e/o gestione dei conflitti esistenti (art. 31 OPAc);
  • regolamento delle zone di protezione (sulla base delle Istruzioni pratiche per la protezione delle acque sotterranee, UFAFP 2004).

 

L’articolo 36 LALIA disciplina la procedura di approvazione del PPAS. La seguente scheda sintetizza l’iter tecnico-amministrativo della procedura. 

Nella rubrica "Per saperne di più" sono a disposizione ulteriori modelli per supportare i Comuni nell'allestimento del PPAS.